ANSA/ Week End: Mostre, l' '800 a Viareggio, Isgrò a Milano

E a Siena due nuovi cicli pittorici di Francesco Clemente
11:42 - 29/06/2016 


(di Nicoletta Castagni) (ANSA) ROMA 29 GIU - A Viareggio (Lucca) i capolavori dell''800 italiano, dai Macchiaioli ai maestri che si affermarono a Parigi, Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, a Milano, in un percorso espositivo articolato in tre sedi prestigiose, le provocatorie cancellature di Emilio Isgrò che guarda al Manzoni: queste le mostre di maggior rilievo che si aprono nel week end. Che vede anche, a Siena, due cicli di opere di Francesco Clemente presentate in anteprima nella città del Palio.

VIAREGGIO (LUCCA) - Capolavori di Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis , Federico Zandomeneghi e molti altri protagonisti della pittura del XIX secolo sono esposti in una grande mostra allestita dal 2 luglio al 26 febbraio negli spazi della Fondazione Centro Matteucci per l'Arte Moderna. In alcuni casi mai presentate al pubblico, le opere raccontano il collezionismo novecentesco, in particolare quello di Enrico Piceni e Mario Borgiotti, alle prese con le innovazioni radicali del movimento macchiaiolo o con la sontuosa produzione degli 'Italiens', che furono, fra suggestioni impressioniste e giapponesismi, tra i protagonisti dell'arte parigina. Intitolata 'Il tempo di Signorini e De Nittis. L'Ottocento aperto al Mondo nelle Collezioni Borgiotti e Piceni', l'importante rassegna documenta dunque un'epoca di indiscussa evoluzione della pittura italiana, inserita com'era nel più ampio panorama europeo e al tempo stesso profondamente interconnessa con la propria tradizione. Ma contemporaneamente permette di analizzare come già dal secondo '900, la critica e il gusto seppero riscoprire quelle scelte stilistiche e le innovazioni espressive, precocemente offuscate dalla modernità delle avanguardie prima e dal preponderare dell'astrazione poi. Tra le opere esposte figurano 'Al bois de Boulogne' di De Nittis, 'L'uncinetto' di Signorini, 'Giornata sulla Senna' di De Nittis, 'Omaggio a Toulouse Lautrec' di Zandomeneghi, 'Ricreazione' di Antonio Mancini o 'Stampa giapponese' di Ghiglia.

MILANO - Da oggi al 25 settembre Milano rende omaggio a Emilio Isgrò con una grande antologica contemporaneamente allestita in più sedi. A Palazzo Reale è allestita una selezione di lavori storici del grande maestro siciliano, ricca di oltre 200 opere tra libri cancellati, quadri e installazioni, come 'Il Cristo cancellatore' (1968) e 'Dichiaro di non essere Emilio Isgrò' (1971), per arrivare 40 anni dopo al 'Dichiaro di essere Emilio Isgrò'. Ma soprattutto l''Enciclopedia Treccani '(1970), 'I promessi sposi non erano due' (1967), la 'Costituzione cancellata' (2010), la 'Cancellazione del debito pubblico' (2011), il 'Trittico del Sole' (2013) e 'Modello Italia' (2013). Il percorso prosegue alle Gallerie d'Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, dove nel caveau si può ammirare in anteprima 'L'occhio di Alessandro Manzoni', una inattesa, emozionante cancellazione del famoso ritratto di Hayez. Isgrò riconosce infatti nel grande scrittore il simbolo di una unità nazionale oggi più che mai necessaria e non è quindi un caso che la mostra si concluda a Casa del Manzoni, dove l'artista ritorna a distanza di 50 anni sul capolavoro manzoniano cancellandone venticinque volumi.

SIENA - Da oggi al 2 ottobre il complesso di Santa Maria della Scala ospita la mostra dal titolo 'Francesco Clemente. Fiori d'inverno a New York', un omaggio dell'artista alla città toscana che già nel 2012 gli ha richiesto l'esecuzione del drappellone del Palio. In seguito a quella collaborazione, Clemente ha realizzato dieci opere inedite, suddivise in due cicli distinti. Si tratta di tele di grande formato, realizzate dal pittore napoletano a New York, a partire dal 2010 ed esposte quindi per la prima volta a Siena. La serie dei 'Fiori d'inverno a New York' è costituita invece da cinque opere che hanno impegnato l'artista dal 2010 a oggi. Questo ciclo nasce in collaborazione con la moglie, Alba Primiceri, attrice e coreografa, la quale ha scelto alcuni fiori presenti a New York nei mesi invernali che hanno costituito la base per una rielaborazione pittorica da parte di Francesco Clemente, contraddistinta dall'accurata selezione dei pigmenti di origine vegetale utilizzati per ciascun lavoro.


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