Screening 'a tappeto' per Giornata per la salute della mano

Check-up in 32 centri per sensibilizzare su diagnosi e terapie
13:28 - 06/05/2016 


(ANSA) - ROMA, 6 MAG - Artrosi, malattie dei tendini, tunnel carpale e dito a scatto: sono le patologie più comuni della mano a cui è dedicata la Giornata nazionale per la salute della mano, che torna domani in tutta Italia. Alla sua 4/a edizione, l'iniziativa, si legge in una nota della Società italiana di chirurgia della mano (Sicm) - ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul corretto approccio diagnostico-terapeutico verso queste patologie. A questo scopo i 32 centri aderenti su tutto il territorio nazionale offriranno ai cittadini un check-up gratuito della mano. "Per ogni Centro, uno o più specialisti saranno a disposizione dei cittadini per un consulto gratuito - spiega Roberto Adani, presidente della Sicm -. Si tratta di un momento estremamente importante che offre l'opportunità ai chirurghi della mano di farsi conoscere in maniera capillare", a supporto anche di chi, "per età o problemi motori, riscontra difficoltà ad accedere ai tradizionali iter ambulatoriali".

La chirurgia della mano è la specialità che si occupa dell'arto superiore nella sua interezza, dalla spalla al gomito fino all'estremità; questo, grazie alle conoscenze sul funzionamento del sistema muscolo-scheletrico di quest'organo, dalle regioni nervose a quelle tendinee e muscolari. A livello ambulatoriale le patologie più comuni sono le artrosi, le malattie degenerative, quelle reumatiche, le malattie tendinee e le malformazioni congenite, oltre alle lesioni nervose, agli esiti di traumi sul lavoro e domestici, al tunnel carpale e al dito a scatto. "Un'altra condizione, dove il ruolo del chirurgo della mano è prioritario, è la malattia di Dupuytren - afferma Giorgio Pajardi, Direttore dell'UO di Chirurgia della Mano dell'ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica di Milano - una patologia di natura fibro-proliferativa, potenzialmente invalidante, che colpisce soprattutto gli uomini dai 40 ai 60 anni, provocando la flessione progressiva di una o più dita, cui segue l'inevitabile limitazione della completa estensione della mano". (ANSA).


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