Mafia: valida la prima interdittiva emessa in Valle d'Aosta

Tar respinge ricorso Gecoval,'giusta la competenza del questore'
09:38 - 09/02/2016 


(ANSA) - AOSTA, 9 FEB - Il Tar ha respinto la richiesta di annullamento della prima interdittiva antimafia emessa in Valle d'Aosta, datata 27 giugno 2015. Nel ricorso contro il provvedimento del questore, il Consorzio stabile Gecoval Scrl di Saint-Vincent sosteneva la competenza esclusiva in materia del presidente della Regione. I giudici invece hanno confermato come "in virtù" della legge antimafia (936/1982) "nella Regione Valle d'Aosta, la competenza ad emettere le informative interdittive antimafia sia tutt'oggi attribuita al questore", come ribadito inoltre dal "decreto n. 12 del 16 gennaio 2014" del "presidente della Regione". Nell'ambito dell'inchiesta Aemilia sulla 'ndrangheta, tra settembre e ottobre prima il gip di Bologna e poi il tribunale di Reggio Emilia avevano sequestrato il 49,9% delle quote della società. Erano inoltre finiti in carcere due soci, i fratelli Palmo (55) e Giuseppe (54) Vertinelli, di Montecchio Emilia, considerati collegati alla cosca della 'ndrangheta "'Grande aracri di Cutro' (Crotone)".

"Posto che il giudice non può 'sostituire' le proprie valutazioni a quelle compiute dall'autorità amministrativa", riguardo al merito dell'interdittiva, secondo il Tar le considerazioni del questore "si basano su un quadro indiziario nel complesso veritiero ed attendibile": "va in particolare osservato che il provvedimento impugnato ha evidenziato che fino a tempi recentissimi il consorzio ricorrente aveva indiscutibilmente contatti e coinvolgimenti con una pluralità di soggetti, a loro volta legati alla criminalità organizzata". Per i magistrati sono inoltre "infondate" le "questioni di costituzionalità sollevate". (ANSA).


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