Mafia: beni confiscati; promotori riforma, lettera a Grasso

Chiedono incontro a presidente Senato e rapida calendarizzazione
12:31 - 01/12/2015 


(ANSA) - ROMA, 1 DIC - Cgil, Libera, Arci, Avviso Pubblico, Acli, Centro Studi Pio La Torre, SOS Impresa e Lega Coop hanno inviato una lettera al Presidente del Senato Pietro Grasso chiedendogli un incontro per confrontarsi sul ddl n. 1039, la riforma sui beni e le aziende confiscate alle mafie, approvata dalla Camera l'11 novembre scorso, e sollecitare una rapida calendarizzazione dei lavori in Commissione Giustizia di Palazzo Madama.

"Gentile Presidente - si legge nella missiva - lo scorso 11 novembre l'assemblea parlamentare della Camera ha approvato il testo del ddl n. 1039 e Ab. 'Norme per accelerare i procedimenti in materia di contrasto ai patrimoni illeciti e per favorire il riutilizzo sociale dei beni e delle aziende confiscati alle mafie e tutelare il lavoro'". Un testo, ricordano i firmatari e membri del comitato 'Io riattivo il lavoro', "ispirato dalla proposta di legge di iniziativa popolare n. 1138 e arricchito da importanti contributi provenienti dalla Commissione parlamentare Antimafia, con un dibattito e un confronto che si è sviluppato per circa due anni".

Passaggio "salutato positivamente" dai promotori della proposta di legge, "pur con alcune criticità e lacune ancora presenti", poiché vi è davvero "urgenza di avere norme e strumenti per affrontare e gestire al meglio un fenomeno, come quello dei sequestri e delle confische dei beni e delle aziende ai mafiosi, che è in forte crescita, grazie all'azione della magistratura e delle forze di polizia". In vista dell'avvio della discussione a Palazzo Madama, Cgil, Libera, Arci, Avviso Pubblico, Acli, Centro Studi Pio La Torre, SOS Impresa e Lega Coop, ribadendo "la necessità di una rapida calendarizzazione dei lavori in Commissione e in Aula", chiedono al Presidente del Senato "di poterci confrontare sui contenuti del testo" e di "poterLa incontrare nei prossimi giorni, conoscendo la sensibilità e l'impegno da Lei sempre manifestati".(ANSA).


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