Riforme: appello Ordini medici, ridare tutela salute a Stato

Fnomceo a senatori,unica via per livelli uniformi di assistenza
11:56 - 07/10/2015 


(ANSA) - ROMA, 7 OTT - ''Riportare la tutela della salute nella legislazione esclusiva dello Stato è l'unica possibilità per garantire livelli uniformi di assistenza a tutti i cittadini italiani''. E' l'appello che la Federazione nazionale degli ordini dei medici Fnomceo ed i sindacati medici rivolgono ai senatori che, nei prossimi giorni, saranno chiamati a votare sull'art. 31 che modifica l'art. 117 della Costituzione. L'appello è affinchè ''non vengano approvati emendamenti riduttivi della potestà legislativa esclusiva dello Stato, riguardanti la tutela della salute e le politiche sociali e della facoltà di intervento sostitutivo da parte dello Stato''.

Il testo approvato dalla Camera, afferma la Fnomceo, ''non soddisfa pienamente le aspettative del mondo medico; gli stessi dati riportati dal premier Renzi in Parlamento dimostrano l'esplosione della spesa sanitaria subito dopo la riforma del Titolo V approvata nel 2001, accompagnata da deficit enormi in molte Regioni che hanno costretto i cittadini a subire aumenti di tasse ed un peggioramento dei servizi, senza corrispondenti modifiche organizzative e strutturali necessarie a far recuperare efficienza al sistema''.Oggi, avverte la Federazione, ''assistiamo a venti Sistemi Sanitari Regionali, ognuno con un proprio modello, con tentativi di attribuire regionalmente competenze diverse alle singole professioni sanitarie, con una frammentazione dei servizi e delle modalità erogative che stanno minando l'universalità del Sistema sanitario nazionale''. I medici, dunque, ''si oppongono a questa deriva localistica che impedisce allo Stato - affermano - di intervenire fattivamente in quelle Regioni nelle quali il malgoverno non garantisce i Livelli essenziali di assistenza ai cittadini''. Il testo di modifica dell'art. 117 ''non è perfetto, ma almeno riporta alcuni poteri allo Stato. Senatori - conclude la Fnomceo - non perdiamo quest'occasione unica per poter garantire livelli uniformi di assistenza a tutti i cittadini italiani, potrebbero non esservene altre''. (ANSA).


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