Vino: vignaioli Fivi, no a via libera arricchimento mosti (2)

13:55 - 31/08/2015 


(ANSA) - ROMA, 31 AGO - L'arricchimento consiste nell'aggiunta al mosto d'uva o al vino in fermentazione di Mosto Concentrato Rettificato (MCR) portando ad un aumento del tenore alcolico finale. La normativa europea prevede che l'arricchimento sia consentito dagli stati "qualora le condizioni climatiche lo richiedano" e lo Stato italiano ha delegato le regioni a decidere in materia, "previo accertamento della sussistenza delle condizioni climatiche''. Attualmente sono circa 900 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 9.000 ettari di vigneto; 65 milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,6 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 9.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49% in regime biologico/biodinamico, per il 10% secondo i principi della lotta integrata e per il 41% secondo la viticoltura convenzionale.(ANSA).


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