Vino: vignaioli Fivi, no a via libera arricchimento mosti

Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti scrive a regioni
13:54 - 31/08/2015 


(ANSA) - ROMA, 31 AGO - La Fivi, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, si oppone con fermezza alla decisione di varie regioni italiane di autorizzare, su richiesta dei Consorzi di Tutela, per l'annata 2015 l'arricchimento del vino. Lo annuncia l'associazione presieduta da Matilde Poggi, a nome delle oltre 900 aziende associate, che ha messo nero su bianco la propria contrarietà scrivendo agli assessori all'agricoltura delle regioni e province autonome. L'annata 2015, osserva la Fivi, ''tutto può dirsi tranne che poco soleggiata''.

Nella missiva, inviata oggi, la federazione dei Vignaioli Indipendenti chiede ''una radicale revisione dei criteri di autorizzazione dell'arricchimento che porti la stessa pratica ad essere correttamente intesa come una extrema ratio, cui ricorrere solo nelle annate effettivamente estremamente sfavorevoli oppure in aree eccezionalmente colpite da avversità atmosferiche''. ''L'arricchimento - conclude - non può essere considerato "un diritto" e non è comprensibile come annate così diverse come la 2014 e la 2015 lo possano prevedere entrambe''. Secondo Matilde Poggi "l'arricchimento favorisce i furbetti che manipolano vini di bassa qualità a discapito di chi lavora seriamente. Questa normativa avvantaggia i produttori poco seri e non tiene conto di una domanda che nel mondo è composta sempre più di consumatori che cercano un rapporto franco e leale con i produttori e privilegiano vini di qualità". (ANSA).


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