Tor des Géants, in Val d'Aosta i superman dell'alta quota

12:13 - 31/08/2015 


(ANSA) - AOSTA, 31 AGO - Quando saliranno sul gradino più alto del podio per la cerimonia di premiazione, in programma nel Forum Sport Center di Courmayeur domenica 20 settembre, probabilmente i vincitori delle classifiche maschile e femminile del Tor des Géants ripenseranno alle fatiche sopportate e realizzeranno la portata dell'impresa portata a termine.

Perché il 'trail'che si corre da cinque anni tra le montagne della Valle d'Aosta rappresenta per i professionisti delle corse in montagna, così come per per centinaia di appassionati, la sfida più importante, quella che vale una carriera e la consacrazione nell'élite della disciplina, alla pari, per fare un esempio, del torneo di Wimbledon nel tennis o delle Olimpiadi nell'atletica leggera.

Del resto, i numeri del tracciato evidenziano la durezza della prova che i runner provenienti da tutto il mondo dovranno affrontare per la sesta volta dal 13 al 20 settembre sui sentieri della regione alpina: 330 chilometri con 24mila metri di dislivello positivo, da completare in regime di semiautonomia, valicando 25 colli a oltre 2.000 metri di quota.

Lungo il percorso gli oltre 800 atleti al via troveranno ad accoglierli amici e accompagnatori che seguiranno l'evolversi della gara giorno e notte sui passaggi più suggestivi del Tor des Géants, oltre a tanti tifosi e agli abitanti dei 34 comuni attraversati dalla gara che scenderanno in strada con trombette e campanacci, senza dimenticare i 1.500 volontari pronti a fornire assistenza sui sentieri, nei posti di ristoro così come all'interno della sette basi vita principali allestite dall'organizzazione.

Il percorso ad anello si snoda lungo le due Alte Vie della Valle d'Aosta, con partenza e arrivo dal centro di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco. Il segnale di 'start' sarà dato alle 10 in punto.

Per i 'big' in lotta per la classifica la prova durerà non più di 70-80 ore, con riposi notturni ridotti al minimo e i passaggi più severi tra le rocce affrontati alla luce delle lampade frontali. Gli altri corridori, per i quali l'importante è portare a termine l'avventura, giungeranno a Courmayeur tra gli applausi delle due ali di folla al limite delle 150 ore (il tempo massimo ammesso) per fregiarsi del titolo di 'finisher'. (ANSA).


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