Enti locali:dl;Variati, Anci-Upi insieme per salvare servizi

'Troppi tagli, impossibile chiudere bilanci 2015'
17:12 - 07/07/2015 


(ANSA) - ROMA, 7 LUG - "Anci e Upi oggi hanno chiesto insieme ai senatori della Commissione Bilancio di intervenire nella conversione del decreto legge sugli Enti locali, per apportare quelle modifiche che sono essenziali a salvare i servizi ai cittadini". Lo dichiara il Presidente dell'Upi, Achille Variati, al termine dell'audizione in Senato sul Dl Enti locali, ribadendo la situazione di grave emergenza dei bilanci di Province e Città metropolitane causata dal prelievo di 1 miliardo previsto dalla legge di stabilità.

"Le Regioni - sottolinea Variati - avrebbero dovuto adempiere entro il 31 dicembre 2014 a una serie di provvedimenti derivanti dalla riforma di Province e Città metropolitane, con leggi di riordino che avrebbero dovuto togliere a questi nuovi enti di area vasta funzioni che non spetta più loro esercitare e ricollocare conseguentemente il personale. In questi primi sei mesi dell'anno, solo 6 Regioni hanno approvato queste leggi, nessuna finora assumendo gli oneri dal 1 gennaio 2015, e le Province e le Città metropolitane stanno pagando personale e servizi che non dovrebbero più pagare, con 1 miliardo in meno. Per questo gli Enti di area vasta non possono chiudere i bilanci 2015 in equilibrio e quindi i servizi sono a rischio. Dati alla mano - indiscutibili perché certificati - nel 2015, sottraendo tutti i tagli previsti dal Governo, le Province potranno contare su 2 miliardi e 100, per far fronte ad una spesa che, secondo quanto ha stabilito il Sose, per le sole funzioni fondamentali efficientate - cioè ridotte all'osso - è pari a 2 miliardi e 300 milioni. E' del tutto evidente che se non si interviene, non potremo chiudere i bilanci 2015, come è ancora più chiaro che sarà impossibile sottrarre ancora 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017. Realtà che ormai hanno compreso bene i parlamentari".

Per questo insieme all'Anci, prosegue il presidente dell'Upi, "abbiamo avanzato alcune proposte essenziali: che ci sia consentito in via straordinaria di approvare un bilancio per il solo 2015, perché è del tutto impossibile approvare un bilancio triennale in equilibrio; che ci sia permesso di approvare i bilanci al 30 settembre 2015, perché la possibilità o meno di riuscire a farlo discende da questo decreto legge che non entrerà in vigore prima del 30 luglio; che si prevedano misure per ristorare alle Province e alle Città metropolitane i costi in più sostenuti dal 1 gennaio 2015 per personale e servizi non fondamentali; che ci sia possibile usare l'avanzo libero per predisporre i bilanci e il 50% del ricavato dalle alienazioni patrimoniali per coprire la spesa corrente. Nei prossimi giorni continueremo insieme ad Anci a tenere incontri per trovare le soluzioni più adeguate a garantire - conclude - il mantenimento dei servizi sui territori".(ANSA).


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