ANSA/ Farmaci: aumenta consumo ma spesso italiani li usano male

Impiego inadeguato fino 50% casi; pių 'virtuosi' con antibiotici
18:02 - 26/01/2015 




(di Manuela Correra) (ANSA) - ROMA, 26 GEN - Gli italiani consumano sempre pių farmaci ma in molti casi li utilizzano male, con un grande spreco in termini di risorse per il Sistema sanitario nazionale. E' l'istantanea che emerge dal Rapporto Osmed dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), relativo all'uso dei farmaci nei primi mesi nove mesi del 2014, presentato oggi dal direttore generale Aifa Luca Pani alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Il primo dato riguarda appunto i consumi, che nel 2014 aumentano sia pure lievemente, con i farmaci per il sistema cardiovascolare che si confermano i pių utilizzati. In totale, sono stati acquistati infatti 1,3 milioni di confezioni. Il maggior utilizzo si registra nel Centro-Sud, con il Lazio che si colloca al primo posto per dosi medie giornaliere per mille abitanti (1.184), seguito da Calabria, Puglia e Sardegna. Bolzano, Liguria e Veneto fanno invece registrare i valori pių bassi. Gli italiani, sottolinea Pani, ''hanno acquistato in media, tra gennaio e settembre 2014, 23 confezioni di medicinali e i farmaci pių utilizzati sono stati, ancora una volta, quelli del sistema cardiovascolare. La spesa pubblica, invece, vede al primo posto gli antitumorali''.

Ma acquistare pių medicinali non vuol dire sempre utilizzarli al meglio. Un'eccezione i realtā c'č, e riguarda gli antibiotici: i cittadini si sono dimostrati 'virtuosi' e ne hanno ridotto il consumo. Un aspetto importante, ha ricordato Lorenzin, ''per contrastare il problema della resistenza a questi medicinali''. Ma sacche di ''inappropriatezza'' si evidenziano in molti ambiti: ''Un uso inadeguato - ha avvertito Pani - si evidenzia, ad esempio, nel caso di alcuni farmaci antidiabetici, per l'ulcera e per l'esofagite. Sono usati tanto, ma in modo scorretto fino ad un caso su due''. Altro esempio di cattivo uso riguarda poi gli antidepressivi, il cui consumo si segnala in aumento: in media sarebbe necessario un trattamento della durata di almeno 6 mesi ma, avverte Pani, ''quasi il 50% dei pazienti sospende la cura nei primi 3 mesi di terapia ed il 70% nei primi 6 mesi, mentre solo il 39% segue correttamente la terapia''. Bassissimo il rispetto delle cure anche per i farmaci contro i disturbi delle vie respiratorie come la Bpco: solo il 13% dei pazienti segue adeguatamente la terapia prescritta.

Dal Rapporto emergono anche altri elementi, a partire dal peso economico che ricade sulle spalle dei cittadini. Nel 2014 č infatti cresciuta la spesa a carico degli italiani per i ticket sanitari: l'incremento, rispetto al 2013, č stato pari al +4,4%. Ed č aumentata anche la spesa farmaceutica nazionale totale (che comprende i farmaci distribuiti attraverso le farmacie pubbliche e private e quelli acquistati e dispensati dalle strutture sanitarie pubbliche), che č stata pari a 19,9 miliardi di euro, il 75,6% dei quali rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Ma se la crisi accresce i timori legati al portafoglio, sul fronte ticket una rassicurazione č giunta oggi proprio dal ministro della Salute: ''L'aumento dei ticket al momento non č in questione, neanche nel Patto della salute, e non č in questione - ha affermato Lorenzin - neppure nel rapporto che stiamo facendo insieme al ministero dell'Economia per riequilibrare i ticket al fine di aiutare le fasce di popolazione pių svantaggiate''. (ANSA).


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