Negli ospedali poca attenzione al dolore di bimbi e anziani

Rapporto In-Dolore Cittadinanzattiva-Tdm, male i pronto soccorso
15:00 - 26/01/2015 


(ANSA) - ROMA, 26 GEN - C'è ancora molto da fare per il trattamento del dolore negli ospedali italiani per quanto riguarda bambini e anziani, così come nei Pronto Soccorso. A scattare la fotografia, il rapporto 'IN-DOLORE' del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva che ha preso in esame 46 ospedali di 15 regioni, 214 reparti e 711 persone ricoverate.

In ambito pediatrico in una struttura su tre mancano protocolli per procedure non farmacologiche e in una su 5 mancano protocolli di riduzione del dolore con medicinali ad uso locale. Non va meglio per gli anziani visto che sono assenti protocolli specifici nel 76% dei reparti di medicina interna o generale monitorati. Infine nei Pronto Soccorso solo nel 52% dei casi esistono procedure per ridurre il dolore durante manovre o interventi dolorosi (suture o rimozione di corpi estranei).

Non solo: il 60% degli ospedali non mette a disposizione materiale informativo su ciò che offre l'azienda in relazione al dolore e soltanto il 24,9% dei degenti intervistati dichiara di essere stato informato sui suoi diritti in merito al dolore. Dalle interviste ai pazienti è emerso, però, che all'87,7% di loro è stato chiesto se provavano dolore ma poi soltanto al 45,2% è stato domandato di esprimere l'intensità del dolore attraverso un apposito strumento e nel 16,4% dei casi il dolore non è stato creduto o è stato sminuito.

"E' il momento di inserire il parto indolore nei Livelli Essenziali di Assistenza, oggetto di aggiornamento proprio in queste settimane", afferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. (ANSA).


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