ANSA/ Ebola: ancora emergenza mondiale, guarita infermiera Usa

Oms, rafforzare controlli in uscita da Paesi africani
20:49 - 23/10/2014 


(ANSA) - ROMA, 23 OTT - L'epidemia da virus Ebola ''continua a costituire un'emergenza di salute pubblica'' a livello mondiale. E' sostanzialmente un invito a non abbassare la guardia quello arrivato oggi dal Comitato di emergenza dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), riunitosi per la terza volta a Ginevra. L'allerta deve dunque restare massima, anche se una buona notizia giunge dagli Usa, dove risulta guarita anche la seconda infermiera infettata dal virus.

A fronte di un numero di casi che nei Paesi dell'Africa occidentale ha ormai quasi sforato il tetto di 10mila, con circa 5mila morti, gli esperti Oms hanno oggi evidenziato quali debbano essere le priorità per combattere l'epidemia.

Innanzitutto, rileva l'Oms, bisogna continuare a ''bloccare la trasmissione del virus nei tre Paesi colpiti'' maggiormente, ovvero Guinea, Sierra Leone e Liberia. Tale azione è infatti ''il passo più importante per prevenire una diffusione internazionale''. Per questo, ''i controlli in uscita da Guinea, Liberia e Sierra Leone restano critici; per ridurre l'esportazione di casi questi Stati dovrebbero mantenere e rafforzare i controlli in uscita per tutte le persone negli aeroporti internazionali, nei porti e ai maggiori valichi''. Gli screening in uscita dovrebbero consistere ''almeno, in un questionario, la misurazione della temperatura e, in caso di febbre, nella valutazione del rischio che lo stato febbrile sia causato dal virus Ebola''. Al contrario, i controlli in entrata in porti ed aeroporti, sottolinea il Comitato Oms, ''possono avere un effetto limitato nel ridurre la trasmissione'' del virus a livello internazionale. L'Oms ribadisce, inoltre, la raccomandazione di non attuare un bando generalizzato dei viaggi o del commercio con i Paesi africani colpiti.

Intanto, negli Stati Uniti, Amber Joy Vinson, la seconda infermiera contagiata dal 'paziente zero' Thomas Duncan, non presenta più tracce del virus. Si tratta della quinta persona che riesce a sconfiggere il virus Ebola negli Usa.

Si rafforza anche la risposta internazionale, con lo stanziamento di nuovi fondi per far fronte all'epidemia: la Commissione europea ha annunciato oggi ulteriori 24,4 milioni di euro da investire urgentemente nella ricerca. Il finanziamento andrà a cinque progetti, che vanno da una sperimentazione clinica su larga scala di un vaccino potenziale, sino ai test sui farmaci esistenti e nuovi. Inoltre, il trattamento a base del siero ricavato dal sangue dei sopravvissuti al virus dovrebbe essere disponibile entro un paio di settimane in Liberia, come segnala il quotidiano inglese The Independent.

Oltre ai fondi, resta il problema degli operatori sanitari in Africa. Secondo l'Oms non sono in numero sufficiente, ma anche su questo fronte la comunità internazionale si sta muovendo: Cuba ha annunciato che altri 83 medici e infermieri sono partiti per Guinea e Liberia (a breve il totale dovrebbe arrivare a 460), ed i Paesi africani si sono impegnati a inviare mille medici e paramedici in Liberia, Sierra Leone e Congo. Sul fronte italiano, a La Spezia è scattato il protocollo anti-Ebola per il prossimo arrivo di una nave dalla Sierra Leone, il cui attracco è previsto per l'8 novembre. Rassicurazioni giungono però, da Bruxelles, dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano: ''Il ministro Lorenzin ha attivato tutte le misure necessarie e anche i fondi sufficienti - ha detto - per fare tutto ciò che è possibile".(ANSA).


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