Inchiesta bestiame: difesa veterinari, è caccia alle streghe

Avvocato allevatore, c'erano dinamiche di mercato
14:01 - 23/10/2014 


(ANSA) - AOSTA, 23 OTT - E' stata una "caccia alle streghe", nei cui confronti "il pm ha già in parte rimediato", chiedendo l'assoluzione da alcune accuse. Lo ha detto durante la discussione del processo sul bestiame contaminato e la Fontina adulterata l'avvocato Nilo Rebecchi, che assiste i veterinari Massimo Volget (43), e Davide Mila (54). "Tiene ai suoi animali" ma non poteva sottrarsi alle "dinamiche di mercato", ha sottolineato per l'allevatore Angelo Cabraz (42) il suo avvocato difensore, Stefano Bonaudo.

Per Mila la richiesta di condanna del pm Pasquale Longarini è di un anno e nove mesi di carcere, per Volget di otto mesi. L'ipotesi di truffa per Volget, accusato di aver fecondato le mucche di un allevatore con "seme svizzero" è riferita a "due sole intercettazioni"; "si tratta di inseminazioni che sarebbero ancora da eseguire", ha spiegato l'avvocato Rebecchi ai giudici del Tribunale di Aosta. Per Angelo Cabraz il pm ha chiesto la condanna più alta (insieme a Eliseo Duclos), pari a quattro anni di carcere. Il suo difensore ha respinto tutte le accuse. In merito a quella di aver acquistato fieno non autoctono per produrre Fontina Dop ha ricordato che Cabraz per le sue mucche "aveva 32 ettari di terreno, la superficie più ampia di tutta la valle".

L'udienza riprenderà domani con la discussione di altre difese. La sentenza è attesa per il 31 ottobre. Sono 48 gli imputati (veterinari, allevatori e produttori di formaggi), per tre dei quali il pm ha chiesto l'assoluzione. (ANSA).


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