Regioni: M. Vierin, nostre istituzioni sono voce territori

Presidente Consiglio Valle ha partecipato a seminario Calre
15:57 - 21/10/2014 


(ANSA) - AOSTA, 21 OTT - "Oggi, più che mai, è opportuno ricordare che le Regioni sono la voce dei territori ed espressione della democrazia di prossimità: sarebbe un rischio non ascoltare la rappresentanza territoriale, anzi un regionalismo più forte è garanzia di uno Stato più solido e soprattutto di maggiore coesione di una intera comunità". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Marco Vierin, partecipando a Venezia al seminario del gruppo di lavoro 'Politiche di coesione' della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee sul tema 'Politica di coesione e federalismo finanziario: un binomio vincente per sostenere lo sviluppo'.

All'incontro di Venezia hanno partecipato numerosi rappresentanti dei Consigli regionali italiani ed europei, di esperti di economia, di diritto internazionale e di politiche fiscali, come tappa di lavoro in vista della prossima seduta plenaria della Calre, che si terrà a Santiago di Compostela a novembre.

"In un momento in cui assistiamo, non solo in Italia, ma in tutta Europa, ad un'azione accentratrice sempre più marcata del potere statale, - ha spiegato Vierin - come rappresentanti delle Assemblee legislative regionali abbiamo ribadito la necessità di un equilibrio di competenze, risorse e responsabilità in un'ottica di sussidiarietà". Secondo il presidente del Consiglio Valle "i tagli lineari proposti dal Governo italiano sono un'operazione sbagliata perché non tengono conto né delle competenze, né dei territori e non fanno altro che trasferire su livelli diversi i problemi di bilancio, creando così conflitti istituzionali che non fanno bene alla coesione del Paese".

"Anche a livello di Unione europea - aggiunge il presidente Viérin -, c'è bisogno di una riforma se vogliamo che si attui l'idea di un'Europa più efficace, meno burocratica e più attenta alle diversità territoriali. L'auspicio è che sia modificato il rapporto Regioni-Stato-Unione europea al fine di valorizzare i diversi livelli di specificità e di responsabilità, garantendo al contempo autonomia e solidarietà, veri motori di un sistema incentrato sui diritti e i bisogni dei cittadini".(ANSA).


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