Sanità: oltre la metà fratture femore operata in ritardo (2)

12:03 - 20/10/2014 


(ANSA) - ROMA, 20 OTT - La proporzione di fratture di femore sopra i 65 anni di età operata entro due giorni è passata dal 28.7% del 2008 al 45.7% del 2013, restando però ancora al di sotto dello standard atteso, superiore all'80%. Il parametro delle 48 ore è importante da rispettare perché si riducono la mortalità e le complicanze per il paziente.

Sulla base dei dati di mortalità a un anno, si stima che il numero di decessi prevenuti in questo periodo, grazie all'anticipazione dell'intervento, è di circa 6000. A fronte però di un valore nazionale medio del 45.7%, anche in questo caso si osserva una notevole variabilità intra e interregionale con valori per struttura ospedaliera che variano da un minimo del 10% ad un massimo del 90%.

La performance più favorevole l'ha registrata l'Ospedale di Merano con l'89,9% (su 110 interventi annui), seguito dall'Ospedale S. Croce Castelnuovo di Garfagnana in Toscana con l'89,6% (77 interventi) e dall'Ospedale di Clès (Pa Trento) con l'87,9% su 104 operazioni. L'esito più sfavorevole l'ha registrato, invece, l'ospedale Barone Romeo Patti in provincia di Messina con il 10% di operazioni (su un totale di 63) effettuate entro le 48 ore, preceduto dall'Ospedale S. Francesco di Nuoro con il 10,1% (su un totale di 117 operazioni) e dall'Ospedale A. Fiorini di Terracina con il 10,2% su 185 interventi. (ANSA).


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