Tasi: Acli, quasi 90% comuni ha raddoppiato aliquota

Quasi 2 per mille; Bottalico, 'tasse su immobili come bancomat'
14:16 - 19/09/2014 


(ANSA) - ROMA, 19 SET - Quasi tutti i comuni che hanno deliberato sulla Tasi (7.405 su 8.057) hanno scelto di applicarla inasprendola; e ciò vale in 6.508 realtà, vale a dire nell'87,9% dei casi. L'aliquota media risulta infatti quasi doppia, l'1,9 per mille rispetto a quella standard (1 per mille), che verrà invece applicata obbligatoriamente nei comuni che non hanno adottato alcuna delibera entro lo scorso 10 settembre. E' quanto evidenzia uno studio delle Acli - elaborato tramite i Caf associati e presentato a Cortona (Arezzo) nel corso di un incontro nazionale di studi dedicato al lavoro e all'economia - secondo il quale addirittura 765 comuni, l'11,75% di quelli che hanno scelto di applicare la Tasi, ha scelto un'aliquota superiore al 2,5 per mille.

"Valutando nell'insieme le delibere Tasi - commenta Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli - si percepisce come i Comuni, su cui lo stato ha scaricato gran parte degli oneri delle politiche di austerità, con i tagli ai trasferimenti statali, si siano rivalsi sui cittadini. Ora, se è ammissibile il principio di una tassazione sugli immobili per finanziare i servizi, cosa ben diversa è la situazione attuale dove i comuni usano l'imposizione fiscale sulla casa quasi come una sorta di bancomat, mettendo in forte difficoltà - sottolinea - famiglie e imprese, soprattutto i ceti più deboli". (SEGUE).


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