Galletti, fondi e meno burocrazia contro frane e alluvioni

Passare dalla cultura ambientale dei no alla cultura del fare
11:52 - 02/09/2014 


(ANSA) - ROMA, 2 SET - 'Liberare' i fondi dalla burocrazia per arginare frane e alluvioni, puntare sulla prevenzione per evitare le emergenze, passare dalla cultura ambientale dei no a quella del fare. Questa la strada indicata dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in un'intervista al Resto del Carlino, diffusa dal ministero in una nota, per combattere il dissesto idrogeologico che in Italia "è un problema immane". "Meno prevenzione facciamo - spiega Galletti - più il dissesto si produce. Agire in prevenzione costa otto volte di meno che intervenire nell'emergenza, e si risparmiano soprattutto vite umane".

Quest'anno, si legge nella nota, le emergenze non sono mancate, soprattutto in Emilia Romagna e nelle Marche: soltanto nell'ultimo anno c'è stata la disastrosa alluvione di gennaio nel Modenese con la rottura dell'argine del fiume Secchia in zone già segnate dal terremoto di due anni fa, e quella di maggio a Senigallia, inondata dalle acque del Misa. In più le bombe d'acqua dell'estate in Emilia, e le 17mila frane attive nel territorio marchigiano. Il ministro si dice pronto a finanziare opere idriche in Emilia Romagna per 8 milioni e 800mila euro, e nelle Marche per 4 milioni e 700mila.

Per il ministro è però necessario semplificare le procedure per il trasferimento dei fondi. "Nel decreto 'Sblocca Italia' - ricorda - abbiamo cercato di perseguire il criterio della semplificazione. A volte le risorse ci sono ma il meccanismo è così complesso che non si riesce a spenderle. Dunque per varie opere abbiamo disposto che sia necessario un'unica autorizzazione che assorbe tutte quelle precedenti, e ne abbiamo attribuito i poteri ai presidenti delle Regioni". Il ministro illustra in proposito un caso pratico: "per intervenire sull'argine di un fiume occorreva anche il permesso della Soprintendenza, oltre a una serie di autorizzazioni della Provincia e dei Comuni: ora il presidente della Regione, ovviamente nel rispetto delle regole, potrà dare il via". (ANSA).


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