Politrasfusi, bene indennizzi emotrasfusioni ma non basta

Magrini,Lorenzin garantisca stesso risarcimento a tutti i malati
17:48 - 25/07/2014 


(ANSA) - ROMA, 25 LUG - ''Un segnale di buona volontà che però non basta, poichè lo Stato sta creando malati di serie A e B''. Così il presidente dell'Associazione politrasfusi italiani, Angelo Magrini, commenta l'annuncio del ministro della salute di aver presentato al ddl di conversione del decreto legge sulla Pubblica amministrazione un emendamento per riconoscere ai pazienti danneggiati da emotrasfusioni infette e da vaccinazioni obbligatorie un'equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100 mila euro e 20 mila euro per ciascun danneggiato.

L'emendamento intende sbloccare l'iter dei ristori economici per circa 6.500 cittadini che hanno presentato domanda entro il 19 gennaio 2010, semplificando le relative procedure di liquidazione. Per tale via, il ministero intende peraltro ''dare una definitiva risposta per chiudere la procedura di infrazione europea aperta nei confronti dell'Italia''.

Una riposta giudicata però insufficiente da Magrini: ''E' un segnale di buona volontà da parte del ministro per 'chiudere' con il passato - rileva - ma il problema va ben oltre, poichè si creano così malati di serie A e B''. La ragione? Il fatto, spiega, ''è che a circa 600 persone, che avevano avviato una causa nel 1997 vincendola, è stato liquidato un indennizzo di 400mila euro pro capite. Ora si vogliono 'liquidare' gli altri malati che hanno fatto causa successivamente con una una tantum di 100mila euro: una inaccettabile discriminazione, considerato

- rileva - l'enorme danno subito da queste persone''. Si tratta,
prosegue Magrini, ''di una 'mancia' per morire, senza contare che, mentre lo Stato temporeggia, molti di questi pazienti sono già deceduti''.

Netta la richiesta dell'associazione: ''Il ministro rispetti gli accordi e versi a tutti i malati lo stesso indennizzo di 400mila euro''. E da Magrini arriva anche un suggerimento pratico per rendere sostenibile 'l'impatto' economico degli indennizzi richiesti sulle casse del Sistema sanitario: ''Ad oggi - afferma - le aziende che hanno prodotto gli emoderivati infetti, causando danni gravi a 80mila italiani, non hanno dovuto pagare nulla. Il ministro imponga un '2 per 1000' alle aziende e lo destini agli indennizzi per i malati''. Da parte nostra, conclude Magrini, ''non intendiamo chiedere elemosine, ma solo un giusto risarcimento per il danno subito''. (ANSA).


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