Aumentano testamenti solidali in Italia, ma eredi tutelati

Al via campagna associazioni. Notai,"legittima" resta a famiglia
15:36 - 23/07/2014 


(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Aumenta in Italia il numero di quanti (+10/15% in 10 anni) decidono di inserire un lascito solidale nel proprio testamento. Una ''moda'' che non riguarda più solo ed esclusivamente le celebrities (Sting e Bill Gates si sono posti il problema), ma anche i meno noti. Nel nostro Paese, secondo un sondaggio svolto su 700 notai, a donare parte del patrimonio sono soprattutto le donne (oltre il 60% del totale) e nella metà dei casi il valore del lascito è sotto i 20 mila euro. Ma ai parenti cosa resta? A "tranquillizzare" gli eredi e far chiarezza sul tema è il comitato ''Testamento Solidale'', istituito nel 2013 da ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro e Save the Children, in collaborazione con il Consiglio nazionale del notariato.

"In Italia - spiega Albino Farina, consigliere responsabile dei rapporti con il Terzo settore e con le Associazioni dei consumatori del Consiglio nazionale del notariato - l'esistenza della quota legittima tutela la famiglia".

Per diffondere la cultura dei testamenti solidali - si legge in una nota - le sei organizzazioni, assieme ad Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus, hanno creato un sito www.testamentosolidale.org e una guida.

La legge, puntualizza Farina, stabilisce che una quota del patrimonio, ''diversa a seconda della composizione del nucleo familiare'', è riservata ai parenti. ''Poi - aggiunge - per compiere un gesto di altissimo valore umano, si può scegliere di cedere anche solo una minima parte dei propri averi (quota disponibile) ad enti non profit. Non bisogna necessariamente scegliere tra i propri familiari e le cause nobili del sociale. Si possono soddisfare entrambe le esigenze''.

Se in Italia stanno aumentando le persone che prima di passar a miglior vita vogliono assicurarsi che parte del loro patrimonio vada a cause sociali, il nostro paese è ancora in ritardo rispetto ad altri. Secondo un'indagine GFK Eurisko-Testamento Solidale, gli italiani over 55 hanno una bassa propensione al testamento (15,8%), di gran lunga inferiore ad esempio alla Gran Bretagna (80%) e agli Usa (50%). ''Fare un lascito solidale - afferma il portavoce del Testamento Solidale e segretario generale Lega del Filo d'oro, Rossano Bartoli - significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini. Vuol dire aiutare le persone con disabilità ad integrarsi al meglio nei territori in cui vivono, fornendo servizi socio-sanitari adeguati e sostenere la ricerca scientifica contro malattie come la leucemia e la sclerosi multipla. Il lascito solidale è un atto non vincolante - conclude - che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri familiari''. (ANSA).


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