Dl competitività: Sodano (Anci), rischio degrado urbano

'Bonifica immobili Demanio non ricada su enti locali'
10:28 - 23/07/2014 


(ANSA) - ROMA, 23 LUG - "Apprendiamo con sconcerto la decisione delle Commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato di ritirare l'emendamento presentato dall'Anci al decreto legge 91, relativo alle operazioni di bonifica delle aree demaniali destinate a uso esclusivo delle Forza armate e finalizzato a evitare che in previsione del trasferimento degli immobili dello Stato agli enti territoriali, i costi per l'effettivo ripristino dei siti militari da bonificare per il loro utilizzo a fini civili ricada sugli enti territoriali": lo afferma il delegato alle politiche ambientali dell'Anci, Tommaso Sodano.

"C'e' il rischio che questi immobili, non più utilizzati dalle Forze armate, diventino luoghi di degrado e di abbandono, costituendo grave pregiudizio per il decoro e la sicurezza di interi quartieri urbani. Se infatti i costi di bonifica da rifiuti anche radioattivi non dovessero essere dedotti dal prezzo di cessione dovuto dagli enti locali al Demanio - spiega Sodano - diventerebbe praticamente impossibile, viste le difficoltà oggettive delle casse comunali, che i Comuni interessati riescano a farsi carico di queste spese. L'effetto sarebbe non solo quello dell'abbandono di questi siti, ma anche quello di privare il Paese dell'opportunità di rilanciare progetti di rigenerazione urbana".

"Comprendiamo - conclude il delegato Anci - la necessità di procedere con urgenza, ma ribadiamo l'inalienabilità del diritto alla salute dei cittadini, nonché il principio per cui il trasferimento degli immobili dello Stato non può avvenire a danno della finanza locale. Per questo ci appelliamo nuovamente a Governo e Parlamento: gli oneri di bonifica ricadano su chi ha causato il danno". (ANSA).


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