ANSA/ Week end: Teatro; Wojtyla in musical e Viva l'Italia

Ovadia in Adesso Odessa; Lo Monaco in Dopo il silenzio da Grasso
17:26 - 23/04/2014 




(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 23 APR - ''Non abbiate paura! Il musical'' su Karol Wojtyla a Roma e ''Viva l'Italia. Le morti di Fausto e Iaio'' a Milano; Moni Ovadia con ''Adesso Odessa. La città schifosa'' a Genova e ''La pornografia'' di Gombrowicz secondo Luca Ronconi a Torino; fino a Sebastiano Lo Monaco in ''Dopo il silenzio'' dal libro di Pietro Grasso a Palermo: sono alcuni degli appuntamenti teatrali dei prossimi sette giorni.

ROMA - A pochi metri e a poche ore dalla cerimonia in Piazza San Pietro con cui Papa Francesco lo dichiarerà santo, Karol Wojtyla è anche in scena, protagonista all'Auditorium della Conciliazione di ''Non abbiate paura! Il musical''. Firmato da Don Giuseppe Spedicato, andato in scena per la prima volta nel 2007 e ora in cartellone contemporaneamente al ''Karol Wojtyla

- La vera storia'' del Teatro Brancaccio, lo spettacolo
ripercorre la figura e il messaggio di Giovanni Paolo II tra musica, teatro, storia e spiritualità. Diretti da Gianluca Ferrato e Andrea Palotto, protagonisti sono Danilo Brugia e Valeria Moretti. Fino al 24 aprile.

MILANO - A trentasei anni da quel maledetto 18 marzo 1978, la morte di Fausto Tinelli e Lorenzo ''Iaio'' Iannucci, i due militanti leoncavallini uccisi al quartiere Casoretto da 8 colpi di pistola a opera di estremisti di destra, torna in scena all'Elfo Puccini con ''Viva l'Italia. Le morti di Fausto e Iaio''. Il testo di Roberto Scarpetti, con la regia di César Brie, racconta la Storia intrecciando le vicende di cinque personaggi realmente esistiti: Fausto; Angela, la madre di Iaio; Giorgio, uno dei tre assassini; il commissario della Digos titolare dell'inchiesta, Salvo Meli; e un giornalista dell'Unità, Mauro Brutto, che, ossessionato dalla vicenda, comincia a condurre indagini indipendentemente dalla polizia. Con Andrea Bettaglio, Massimiliano Donato, Federico Manfredi, Alice Redini, Umberto Terroso. Dal 25 aprile al 4 maggio e poi dal 20 al 25 maggio.

GENOVA - Moni Ovadia torna a Genova e al Teatro della Corte, da domenica, con ''Adesso Odessa. La città schifosa'', spettacolo con orchestra di cui è regista, autore e interprete insieme al violinista Pavel Vernikov. Un itinerario fra musica e parole nelle viscere di quella città affacciata sul Mar Nero, che lo scrittore ebreo sovietico Isaak Babel nei Racconti di Odessa chiama ''la città schifosa''. Un viaggio tra le pagine di Babel e la ''la Napoli del meridione russo'', punteggiato anche da un'antologia di barzellette e aneddoti sugli ebrei e i loro vizi. Un percorso musical-letterario nella storia di una città, dallo zarismo allo stalinismo, lungo il quale si ascoltano canzoni yiddish, travolgenti brani popolari e i ritmici valzer di Shostakovich. Dal 28 al 30 aprile.

TORINO - Puro voyeurismo, una perversione dello sguardo e del modo di guardare l'altro da sé. O meglio, di come si vorrebbe che fosse l'altro da sé, per piegarlo alle proprie voglie, per corromperne lo spirito. Così è la ''Pornografia'' che Luca Ronconi ha tratto dal romanzo del 1962 dello scrittore polacco Witold Gombrowicz, in cartellone al Carignano. Un'ironica riflessione sulle dinamiche del desiderio e del sentimento, con due amici di mezza età ospiti in campagna durante l'occupazione nazista, che non si danno pace del fatto che la figlia dei padroni di casa e un ragazzo a loro servizio siano completamente indifferenti l'uno all'altra. Con Riccardo Bini, Paolo Pierobon, Ivan Alovisio, Loris Fabiani, Davide Fumagalli, Lucia Marinsalta, Michele Nani, Franca Penone, Valentina Picello, Francesco Rossini. Fino al 4 maggio.

PALERMO - Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D'Abbraccio sono al Biondo con ''Dopo il silenzio'', adattamento teatrale, firmato da Francesco Niccolini e Margherita Rubino, del libro del Presidente del Senato Pietro Grasso ''Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire i mafia''. Un testo che è anche strumento di indagine della Storia di un paese, l'Italia, che coincide, si scontra e poi trova punti di contatto con la storia della mafia, con i suoi addentellati politico-economici, con il suo ribaltamento valoriale e con l'imbarbarimento dei costumi e della vita pubblica. Regia Alessio Pizzech. Con Turi Moricca. Fino al 27 aprile. (ANSA).


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