Immigrazione: Bubbico, necessario superare Dublino III

Il viceministro a Radio 24
14:27 - 23/04/2014 


(ANSA) - ROMA, 23 APR - "E' molto ragionevole pensare che i migranti sappiano che Pozzallo e l'Italia siano solo una tappa. Per questo motivo bisogna cambiare le regole di Dublino III". A parlare è il viceministro degli Interni e senatore Pd Filippo Bubbico che, ai microfoni di 24 Mattino, su Radio 24 chiede di modificare il regolamento Ue sul diritto di asilo. Secondo le norme vigenti, infatti, lo Stato membro responsabile dell'esame dell'istanza è quello in cui è avvenuto l'ingresso, regolare o meno, del richiedente asilo.

"Tutto ciò determina le difficoltà di accertamento dell'identità dei migranti in arrivo. Se vengono identificati in Italia e viene loro riconosciuto lo status di asilanti, non possono più muoversi sul suolo europeo, mentre invece spesso cercano di ricongiungersi a parenti o comunità di amici che risiedono in centro e Nord Europa con ogni mezzo. Ed è per questo che le presenze di stranieri in Italia non corrispondono agli stranieri che arrivano. Superare Dublino III significa consentire il trasferimento legale di queste persone, evitando di esporli a un percorso rischioso di viaggio. È un problema che va affrontato e risolto".

Il viceministro parla poi di Mare nostrum e della gestione dei migranti sul territorio italiano: "L'operazione Mare nostrum è un'iniziativa condivisa con l'Unione Europea e non solo è servita ad evitare nuove tragedie come quella di Lampedusa ma deve essere anche lo strumento per approntare una politica comunitaria sulla gestione di questi flussi. Non c'è nessuna improvvisazione nella gestione dei migranti perché le prefetture agiscono nel quadro di un orientamento garantito su tutto il territorio nazionale e la politica praticata è quella della distribuzione, per rendere sostenibile la presenza di questi stranieri. Abbiamo la massima considerazione per la sicurezza dei cittadini italiani. Non v'è dubbio, poi, che gli arrivi non sono programmabili. Facciamo delle stime sui flussi e cerchiamo di contenere le partenze. L'obiettivo fondamentale - conclude - è bloccare i trafficanti di morte, ovvero quanti organizzano trasferimenti con mezzi impropri, esponendo i migranti a naufragi e a morte sicura". (ANSA).


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