Stile di vita e dieta contro le 'malattie non trasmissibili'

Medici e diabetologi, dal 5/4 tour della prevenzione in 30 città
17:20 - 17/03/2014 


(ANSA) - MILANO, 17 MAR - Basterebbe modificare il nostro 'stile di vita', con un'alimentazione più sana e una moderata attività fisica per prevenire le 'malattie non trasmissibili' responsabili nel mondo dell'80% delle morti e del 70% delle disabilità. Per questo i medici di famiglia, hanno promosso la 2/a edizione di 'visitiamo la tua città', tour che toccherà le piazze di 30 città, soprattutto del centro e del sud d'Italia.

Delle malattie non trasmissibili - spiega Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) - fanno parte obesità e sovrappeso, ipertensione, dislipidemie (troppo colesterolo e trigliceridi), che a loro volta causano diabete, malattie cardiovascolari, renali, respiratorie, tumori.

In questo progetto educativo, la Simg sarà affiancata dall'Associazione Medici Diabetologi (Amd) e godrà del contributo non condizionato di Doc Generici. I diabetologi entrano nel 'tour' per contribuire ad abbassare il rischio di una malattia la cui diffusione è aumentata del 60% negli ultimi 20 anni - spiega Antonio Ceriello, presidente Amd - che vede oggi 5 milioni di italiani diabetici (8% della popolazione), di cui la metà non sa di esserlo. Senza dimenticare l'alta prevalenza dei soggetti sovrappeso e obesi, pari al 35,5% e al 9,9%. Soprattutto al Sud.

Il tour partirà il 5 aprile da Cagliari e proseguirà il 7 a Trapani, facendo tappa in altri quattro capoluoghi della Sicilia, per poi risalire la Penisola attraverso le città di Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Toscana, dove il 15 maggio si concluderà, a Empoli.

Nelle piazze di queste città saranno montati piccoli 'villaggi della salute' (tendoni, camper), dove i cittadini compileranno un questionario sulle abitudini quotidiane, per una valutazione del loro 'stile di vita'. Infermiere professioniste misureranno il rischio cardiovascolare e li indirizzeranno al colloquio col medico o il diabetologo.(ANSA).


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