ITALIA 150: CERISE, VALDOSTANI NON POSSONO SENTIRSI FRANCESI

12:57 - 09/02/2011 


(ANSA) - AOSTA, 9 FEB - ''L'Italia e' nata in Valle d'Aosta, Piemonte e Savoia e quindi partecipiamo alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unita' d'Italia con la presenza anche, in autunno, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ho personalmente invitato per l'anniversario''. Lo ha sottolineato oggi Alberto Cerise, presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, segnando la differenza rispetto alla posizione del presidente della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder.

''Nessun valdostano penso possa sentirsi francese'' precisa Cerise, ricordando che ''dal 1500 la Valle d'Aosta e' legata alla Casa Savoia per una decisione del Conseil des Commis''. Venendo ai giorni nostri, il presidente del Consiglio Valle sostiene che ''l'unita' d'Italia e' ancora da fare perche' 150 anni fa e negli anni a seguire sono stati fatti grossolani errori''. Uno per tutti: ''La Valle d'Aosta da centro di un regno si e' trovata alla periferia di un nuovo Stato e questo per la fretta di fare l'Unita' d'Italia che non ha tenuto e non tiene conto delle specificita', della cultura, della tradizione e della storia delle diverse regioni''.

''Si e' persa l'occasione - prosegue - per fare un'Italia unita nelle diversita, si sono cercati di cancellare i particolarismi''. Particolarismi che, secondo Cerise, non sono stati considerati soprattutto nell'affrontare la questione meridionale. ''Gli autonomisti meridionali - afferma - sono stati reputati dei banditi, anche quando lottavano per combattere l'emarginazione attuata dalla burocrazia sabauda''. (ANSA).


Notizie del giorno



Torna su