MOSTRE: QUANDO CREARE UN VIDEOGIOCO DIVENTA ARTE/ANSA

A AOSTA THE ART OF GAMES, DA DISEGNI A ANIMAZIONI MULTIMEDIALI
15:30 - 23/05/2009 


(di Enrico Marcoz). (ANSA) - AOSTA, 23 MAG - La fantasia e la tecnica nel realizzare un videogioco - dallo schizzo (concept) all'animazione 3D, fino alla ricerca storica - si elevano al rango delle principali espressioni artistiche nella mostra The art of games, allestita fino all'8 novembre ad Aosta.

Sottotitolo dell'esposizione č Nuove frontiere tra gioco e bellezza, proprio per mettere in evidenza la funzione creativa al fianco di quella ludica che interagiscono nella realizzazione di un videogame. Ad ospitarla č il centro Saint-Benin di Aosta, una chiesa sconsacrata nel centro cittadino da alcuni anni adibita a sede espositiva.

Obiettivo degli organizzatori - l'assessorato regionale alla cultura e Fabbrica Arte - č "mostrare il livello di arte, fantasia e tecnica insiti nell'arte dei videogiochi". L'evento diventa quindi "uno strumento per storicizzare e concettualizzare questo tipo di arte nel panorama artistico contemporaneo". Riunendo una varietā di soggetti e prospettive, la mostra evidenzia il percorso creativo di ogni videogioco, secondo una visione generale che č quella della bottega globale: l'opera č realizzata da vari artisti proprio come nelle botteghe del '500 piu' operatori, specializzati in specifiche tecniche, erano coinvolti nel lavoro del maestro.

Per The art of games sono state selezionate circa 100 opere, tra supporti multimediali, sezioni di approfondimento, schizzi originali, demo di speedpainting. Sono inoltre stati allestiti percorsi multimediali con postazioni video complete di console e di demo di videogames, "che possono essere utilizzati per vedere in azione il prodotto finale, lo stile e che cosa vuol dire il contributo di un singolo artista nell'insieme di un progetto".

Oltre 60 artisti, tra i nomi pių noti dell'industria videoludica, hanno aderito all'iniziativa. Si tratta dei realizzatori di giochi ormai diventati 'cult', dischetti che non possono mancare nelle collezioni degli adolescenti ma che fanno bella mostra anche sulle scrivanie dei quarantenni ancora con la passione per il 'joystick'. Nella mostra aostana troviamo cosė dai 'datati' Tomb Raider, Quake, Myst, Diablo, Halo, Splinter Cell, Devil May Cry, Rainbow Six, Prince of Persia, Deus Ex, fino ai nuovi Area 51, Guild Wars, Gears of War, Heavenly Sword, Assassin's Creed, Hellgate London, Diablo, World of Warcraft, Afro Samurai, Lost, Star Wars, Iron Man.

Ad arricchire la mostra altre due sezioni: Ispirazioni incrociate, ovvero un abbinamento tra le fotografie di beni culturali valdostani (di Stefano Venturini) e le opere degli artisti di game art da questi ispirati per un confronto tra architetture reali e videoludiche; e In volo in Valle, un video 3D per la promozione dei beni culturali valdostani realizzato con l'animazione dei videogames e che ha come protagonista un personaggio di fantasia, il giovane gnomo Tsandzon.

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso 3 euro. (ANSA).


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