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Dove c'è musica

“Qualcuno ha detto la musica è fratellanza / buona speranza allora / buona speranza... / Se c'è un silenzio da rompere / e un muro d'ostilità / ti porto dove c'è musica / qualcosa succederà / prendi questa libertà / che ti porta dove va / via / dove c'è musica c'è ancora prateria”. (Eros Ramazzotti)

Per l’anno scolastico 2008/2009, anche la Valle d’Aosta, contesto culturale ad elevata sensibilità e attenzione per le manifestazioni a carattere musicale, potrà vantare l’istituzione di classi di scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, in base ai Decreti Ministeriali n. 201/1999 e n. 204/2000.
Grazie all’azione di promozione e sostegno dell’Assessorato all’Istruzione e Cultura e della Sovraintendenza agli Studi, i dirigenti scolastici hanno potuto avviare, al momento delle iscrizioni, iniziative ed incontri con i vari organismi collegiali della scuola e con i genitori degli alunni per verificare l’interesse per tale proposta. L’idea di offrire anche ai ragazzi valdostani l’opportunità di seguire percorsi di studio ad orientamento musicale ha entusiasmato insegnanti, genitori e alunni sensibili alla musica, tanto che è stato possibile attivare ben cinque classi che fruiranno di una progettazione didattica e di un’organizzazione particolare, in base alla specifica normativa sopraccitata. Sono quattro le Istituzioni scolastiche di base, operanti sul territorio regionale, interessate all’esperienza: Valdigne Mont Blanc, Aosta 4, Eugénie Martinet e Mont Rose A.

Un po’ di storia

È intorno agli anni settanta che cominciano a diffondersi su tutto il territorio italiano, in via sperimentale, scuole medie in cui si attua l’insegnamento di uno strumento musicale. Occorre, però, attendere la normativa successiva (Legge 124/99, D.M. 201/99 e D.M. 204/2000) per avere le classi ad indirizzo musicale formalmente inserite nell’ordinamento, l’istituzione della specifica classe di concorso per insegnare lo strumento e, finalmente, l’avvio degli innumerevoli corsi ad orientamento musicale su chiare e precise basi giuridiche. Le capacità didattiche dei docenti, la crescente richiesta delle famiglie e l’apertura e sensibilità generale dei ragazzi alla cultura musicale hanno fatto il resto, concorrendo alla progressiva diffusione di tali esperienze formative in molte scuole medie italiane.

Quali obiettivi

Nell’Istituzione scolastica Eugénie Martinet saranno operanti due classi ad indirizzo musicale e tutti noi siamo convinti che l’insegnamento dello strumento e della musica in genere, possa favorire, oltre l’arricchimento del progetto di studio delle varie discipline curricolari, anche, e soprattutto, una più equilibrata ed armoniosa crescita cognitiva, spirituale ed operativa degli studenti.
La musica è un linguaggio universale, un sistema di espressione e comunicazione di sentimenti ed emozioni, di forme artistiche e di creatività, è un sistema simbolico unico e potente per sintetizzare, esprimere e diffondere non solo la dimensione interiore dell’animo umano, ma anche aspetti storici, linguistici e socio-culturali importanti di una nazione, di un popolo.
Al pari e ad integrazione delle altre discipline, essa concorre, pertanto, alla formazione globale dei nostri alunni.
Nelle classi ad indirizzo musicale ci si propone di raggiungere l’obiettivo di promuovere, valorizzare e potenziare:
• la passione per la musica come mezzo di espressione individuale e sociale;
• la formazione culturale nel settore della musica, anche attraverso esperienze collettive (musica d’insieme, concerti, insegnamento cooperativo, partecipazione a manifestazioni musicali, ecc.);
• il gusto musicale, educando i ragazzi all’ascolto critico della musica in ogni sua forma (classica, moderna, tradizionale, ecc.);
• lo sviluppo di competenze tecniche e teoriche relative allo strumento musicale prescelto, anche in vista di un possibile orientamento nella scelta del percorso da intraprendere al termine della scuola secondaria di primo grado e di eventuali studi a carattere professionale.
Le esperienze di tipo interpersonale, sociale ed emotivo, derivanti dalle iniziative di musica d’assieme, potranno costituire, inoltre, un’opportunità per favorire nei ragazzi il conseguimento di un altro obiettivo molto importante: lo sviluppo di competenze socio-cognitive trasversali che possano portare vantaggio anche nello studio e nell’apprendimento di tutte le altre discipline scolastiche.

Quale organizzazione

In base alla normativa vigente, le classi a indirizzo musicale saranno caratterizzate da:
• insegnamento di uno strumento, ad integrazione e arricchimento delle attività obbligatorie di musica;
• ripartizione degli alunni in quattro gruppi per l’insegnamento di uno dei quattro strumenti proposti dalla scuola;
• attività individuali e in piccolo gruppo a carattere musicale, ad arricchimento e a connotazione del percorso formativo classico della scuola secondaria di primo grado.
Gli insegnanti della classe a indirizzo musicale, dopo una breve formazione organizzata dal SSAS della Sovrintendenza agli Studi ed eventuali azioni di sostegno all’interno dell’istituzione scolastica, elaboreranno una progettazione didattica legata alla cultura della musica e caratterizzata da una didattica maggiormente innovativa.
Saranno previste lezioni pomeridiane, individuali e/o per piccoli gruppi, di strumento, attività di lettura, ascolto e analisi della musica, nonché la costituzione di ensemble orchestrali che avranno modo di esibirsi pubblicamente in manifestazioni di vario genere (concerti, rassegne, concorsi…).
Per agevolare le famiglie e promuovere questa iniziativa, le quattro istituzioni scolastiche hanno acquistato e messo a disposizione degli studenti gli strumenti necessari per l’esercizio e lo studio individuale.

Perché la musica

L’avventura dell’avvio dei corsi ad orientamento musicale è stata facilitata, nell’Istituzione scolastica Eugénie Martinet, dall’impostazione particolare del POF della scuola, dove è previsto che tutte le esperienze ed i linguaggi espressivi (musica, immagine, teatro, canto, espressione corporea, attività creative manuali, ecc.) abbiano un’importante collocazione nei vari progetti didattici e permettano ai ragazzi di vivere situazioni formative dove l’area cognitiva classica sia sempre collegata ed integrata, in armonioso equilibrio, con l’area della creatività, dell’immaginazione e della libera espressione.
Sono molteplici gli studi che evidenziano l’importanza dell’interrelazione tra musica e intelletto e le ricerche nel settore hanno messo in evidenza che la musica migliora le capacità di attenzione dei ragazzi, rinforza la memoria ed attiva strategie anche complesse per gestire tutti i vari tipi di linguaggio, non solo quello musicale. I vantaggi e le ripercussioni di questa maggiore elasticità e apertura mentale sono evidenti in tutte le discipline. Non è un caso che, con il D.M. del 28 luglio 2006, il Ministro della Pubblica Istruzione abbia istituito un “Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica” al fine di promuovere delle concrete azioni di promozione e pratica della musica all’interno delle Istituzioni scolastiche (costituzione di cori, studio di strumenti, esperienze di musica d’insieme, ecc.). Gli studi e le esperienze finora registrate devono indurci a prendere atto che i ragazzi che hanno vissuto esperienze nel campo musicale, familiarizzando con linguaggi diversi ed in stretta interrelazione tra loro, sono dei cittadini più aperti, più attenti e responsabili, con buone capacità cognitive e critiche, con migliori livelli di prestazione a livello intellettuale e con una maggiore apertura verso il mondo nelle sue più diverse manifestazioni.
Questa maggiore capacità nel campo intellettivo, socio-relazionale ed espressivo in genere è sicuramente sviluppata da attività concrete di studio individuale e in gruppo, dall’esercizio della memoria attraverso le varie attività con il linguaggio musicale, dalla pratica dello studio dello strumento musicale, dalle varie operazioni di integrazione e uso dei due emisferi del nostro cervello.
Personalmente, sono sempre stata convinta che la formazione integrale della persona richieda che tutte le potenzialità siano opportunamente sviluppate per assicurare, così, il raggiungimento dei massimi obiettivi e delle soluzioni più creative a cui il genio umano possa approdare.

Franca Fabrizio

 

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