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Percorsi multiculturali

Alcune proposte della Biblioteca regionale in tema di multicultura

SEZIONE RAGAZZI

Bianchi e neri di David McKee
EL, Collana "I lupetti", 1998
18 cm, pagine non numerate

David McKee è l'ideatore delle storie di Elmer, l'elefante variopinto che ben simboleggia la diversità nel gruppo degli elefanti tutti grigi. In questa storia non troviamo il divertente Elmer ma altri elefanti, quelli bianchi e quelli neri, che si fanno guerra. La differenza di colore viene poi superata ma ecco che presto ne spunta un'altra, questa volta tra elefanti con le orecchie piccole e quelli con le orecchie grandi...

La primavera viene d'improvviso.
I Kurdi, popolo di montagna di Fuaz Aziz, Vanna Cercenà, Gastone Tassinari.
Fatatrac, Collana "Tu non sai chi sono io", 2000. 24 cm, 37 pagine

É sempre più diffusa la presenza nella scuola di bambini di culture e gruppi etnici diversi. La collana di cui questo libro fa parte vuole presentare vari aspetti della cultura e della vita sociale di altri popoli ed offrire spunti di riflessione e attività su cui lavorare. Come recita lo slogan della collana, un modo per incontrarsi, conoscersi, capirsi.

Varsavia, viale di Gerusalemme, 45 di Olek Mincer
Sinnos, Collana "I mappamondi", 1999
24 cm, 159 pagine

La collana, ideata da Vinicio Ongini, si muove nella direzione di colmare una lacuna culturale della nostra società offrendo testi bilingui, scritti da autori immigrati, rivolti ai ragazzi italiani e stranieri che frequentano insieme la stessa scuola. Sono libri-ponte tra storie, lingue, tracce di culture diverse. Alla fine di ogni libro, alcune pagine gialle forniscono informazioni bibliografiche ed indirizzi utili ad approfondire le tradizioni culturali del paese in oggetto.

Lexico minimo. Il giro del mondo in 320 parole. Vocabolario interculturale illustrato.
Lingua araba di Gabriele Ventura
EMI, 1998 19 cm, 320 carte

La pubblicazione è costituita da 320 schede, ognuna delle quali riporta l'illustrazione di un oggetto di uso comune, il relativo termine in lingua italiana e quello in lingua araba e l'indicazione della pronuncia, accompagnate da una guida intitolata "Prisma" destinata ad insegnanti ed educatori. I due strumenti sono il frutto di un lavoro collettivo ideato per un'educazione interculturale nella scuola dell'obbligo. In Sezione Ragazzi è presente anche la corrispettiva edizione in lingua cinese.

SEZIONE ADULTI

Abla Osman Omar, Somalia, Pendragon, "L'arca", 1998.
Ahmad Ejaz, Pakistan,
Pendragon, "L'arca", 1998.

La collana "L'arca" della casa editrice bolognese Pendragon, di cui citiamo due titoli, comprende anche volumi su Filippine, Algeria, Iran, Marocco e molti altri paesi extracomunitari (finora ne sono usciti 12). I volumi sono scritti da autori originari del posto raccontato, e ne presentano, oltre che la storia e l'economia, anche gli aspetti legati alla vita quotidiana, perché se è vero che gli immigrati devono conoscere e rispettare le nostre usanze (per non parlare delle leggi) è anche vero il contrario, anche solo, molto praticamente, per prevedere forme di convivenza che non mortifichino troppo (ove possibile) usanze e credenze di origine. Come faranno, per esempio, i sikh a rispettare la nostra legge sul casco obbligatorio, quando la loro religione impone anche l'uso di ingombranti turbanti?

Vinicio Ongini,La biblioteca multietnica,
Editrice bibliografica,
"Quaderni di Sfoglialibro", 1992.

Importante strumento bibliografico di orientamento, che può apparire un po' datato, ma che proprio per questo è utile per sottolineare che le problematiche legate a contatti e attriti tra culture diverse non nascono oggi. Anche perché l'altro fattore che rende interessante il volume è l'invito alla rilettura di alcuni classici della letteratura italiana ("Cuore") e mondiale ("Robinson Crusoe", "Mille e una notte", etc.), alla luce della loro "multiculturalità", del loro modo di affrontare il problema della "diversità".

Chef Kumalé,
Cucine africane,
Sonda, "Altricibi", 1998.

La casa editrice torinese Sonda, in collaborazione con alcune delle associazioni che si occupano di immigrazione e terzo mondo, è molto attenta a tutti gli aspetti che riguardano le culture extraeuropee. In questo progetto s'inserisce la collana "Altricibi", che abbastanza trasparentemente si occupa delle abitudini alimentari dei paesi del mondo, che, insieme alla musica, all'arte figurativa e ad altre forme espressive, tanta influenza hanno sul mondo occidentale.
Citiamo altri editori che pubblicano opere riguardanti i temi dell'immigrazione e del terzo mondo: Gruppo Abele, Edizioni lavoro, Besa, EMI, etc.

Maria Pace Ottieri,
Stranieri: un atlante di voci,
Rizzoli, 1997

Pap Khouma,
Io, venditore di elefanti,
Garzanti, "Memorie documenti biografie", 1990

Mario Fortunato - Salah Methnani,
Immigrato,
Theoria, "Confini", 1990

Alcuni dei tanti racconti di immigrazione in Italia dalla viva (e talvolta timida) voce dei protagonisti: l'arrivo in Italia, il sempre presente ricordo del paese di provenienza, le difficoltà d'inserimento, gli umili lavori, lo sfruttamento, etc. Ci sono più o meno tutti: senegalesi, tunisini, albanesi, cinesi, nigeriani, filippini, marocchini.

MUSICHE DAL MONDO

WOMEN OF THE WORLD: INTERNATIONAL,
Putumayo, 1995

AFRO CELT SOUND SYSTEM,
vol.1 Sound magic, Real World, 1996

Ali Farka Toure, NIAFUNKÉ,
World circuit, 1999

CATERPILLAR: QUANDO IL FINE GIUSTIFICA GLI AUTOMEZZI,
Ala bianca, 1998

JUST MARRIED: MUSICHE TRADIZIONALI PER FESTE DI MATRIMONIO,
EDT, 2000 (allegato alla rivista "World music")

La multiculturalità in musica assume tanti aspetti e tante denominazioni, la più famosa delle quali è "world music", musica del mondo, e non c'è definizione migliore per comprendere tutto ciò che sta intorno alla musica prodotta nei più remoti angoli del mondo, per le più svariate occasioni, con i più incredibili strumenti, dai più sorprendenti artisti.
Intorno a questo mondo si è andata agglomerando nel corso di questi ultimi anni una rete comprendente molti soggetti: gli artisti, ovviamente, le case discografiche (come la Putumayo, nata come negozio per la vendita dei variopinti indumenti delle popolazioni sudamericane e divenuta a furor di popolo anche etichetta discografica; la Real World di Peter Gabriel, che scava in tutto il cosmo alla ricerca di insospettati giacimenti musicali da riproporre al mondo intero, come hanno fatto, per esempio, anche con i sardi Tenores de Bitti; la World Circuit, responsabile del geniale progetto di riscoperta dei vecchietti cubani del "Buena vista social club", dei suoi derivati e di una serie di produzioni nelle quali la collaborazione tra musicisti di diverse estrazioni culturali e geografiche è addirittura programmatica), le riviste (come l'italiana "World music", che allega un cd a ogni numero), i festival e anche alcune (purtroppo rarissime) trasmissioni radiofoniche, come l'italiana "Caterpillar" di Massimo Cirri e Sergio Ferrentino, i quali non si occupano specificamente di musica, ma che hanno fatto della contaminazione musicale uno dei tratti distintivi delle loro trasmissioni (producendo fra l'altro ben tre, molto variegati cd).
I titoli citati sono solo esemplificativi di ciò che si è scritto, ma il patrimonio discografico della Biblioteca regionale spazia ben oltre, per cui l'invito è quello di non aver paura di affrontare cose sconosciute: si potrebbero avere comunque delle sorprese piacevoli. E questo vale per tutti gli aspetti del rapporto con tutto ciò che si presenta come "diverso".

Gianni Barbieri - Stefania Vigna
Bibliotecari presso la Sezione Adulti e la Sezione Ragazzi della Biblioteca Regionale di Aosta

 

 

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