4 - 2010

FORMAZIONE

Michele SIGAUDO e Corrado JACQUEMOD
Institut Agricole RĂ©gional

PODOLOGIA BOVINA E MASCALCIA:
CORSO TEORICO-PRATICO DI PAREGGIO FUNZIONALE DEL PIEDE BOVINO

Nel maggio scorso si è svolto il corso, organizzato dall’Institut Agricole Régional e finanziato dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali ai sensi della l.r. n. 32/2007, finalizzato a fornire a titolari e coadiuvanti di aziende di allevamento bovino della Valle d’Aosta le conoscenze di base e le competenze tecniche per gestire in modo autonomo la pratica del pareggio funzionale degli unghioni dei bovini presso la propria azienda.
 


Il corso, della durata di venti ore, ha coinvolto 23 allevatori valdostani. Le lezioni teoriche (12 ore) si sono tenute presso la sede dello IAR, mentre le otto ore di pratica (con i corsisti suddivisi in tre gruppi) hanno avuto luogo nella stalla di Montfleury dello IAR e presso allevamenti individuati e selezionati dai docenti veterinari.

Visto l’elevato numero di richieste di partecipazione pervenute, è intenzione presentare una riedizione autunnale del corso.
Per informazioni sull’attività formativa e sulle modalità di iscrizione gli interessati possono rivolgersi all’Institut Agricole Régional (tel. 0165/215827-215838) o collegarsi alla sezione “La formazione” del sito www.iaraosta.it.

 
PERCHÉ CURARE I PIEDI DEI NOSTRI ANIMALI?

Consideriamo dapprima l’aspetto economico: qualsiasi patologia a livello podale comporta per la bovina difficoltà nel camminare e, quindi, nell’andare ad alimentarsi, provocando una minor produzione di latte ed un minor incremento di peso. A tali mancate produzioni si sommano anche riduzione della fertilità, lesioni traumatiche secondarie alle zoppicature, diffusione di infezioni ad altri organi e apparati, fino a giungere, in casi estremi, anche alla morte dell’animale. Inoltre, i bovini affetti da problemi ai piedi richiedono manodopera aggiuntiva per il loro governo e costi sanitari per la loro cura.

Un altro fattore di estrema importanza è dovuto al fatto che il benessere degli animali ha assunto notevole interesse per tutti i cittadini europei e, in quanto tale, è diventato priorità delle azioni legislative della Comunità Europea che, nell’ambito della PAC, tramite il principio di Condizionalità (Reg. CE 1782/03) premia economicamente chi rispetta il benessere animale. Tra i parametri e i punti critici per la valutazione di tale benessere, oltre a quelli comportamentali, fisiologici e produttivi, vengono individuati anche parametri diretti legati allo stato sanitario dell’animale e, tra questi, i problemi podali. Anche il Reg. CE 1974/2006 sul sostegno allo sviluppo rurale sottolinea l’importanza della …prevenzione delle patologie determinate prevalentemente dalle pratiche di allevamento e/o dalle condizioni di detenzione degli animali… e tra queste, a ragion veduta, rientrano tutte le patologie del piede bovino.

A livello locale, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, già con l.r. n. 21 del 4 settembre 2001, recante disposizioni in materia di allevamento zootecnico e relativi prodotti, prevedeva: “…al fine di assicurare il mantenimento ed il consolidamento dell'agricoltura di montagna, si promuovono interventi nel settore zootecnico attraverso un insieme coerente di aiuti che tengano in considerazione gli aspetti economici, sociali, ambientali ed ecologici legati all'attività di allevamento, ivi compresi gli aspetti afferenti al benessere animale...”. Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR) in attuazione del reg. CE 1698/05, viene infine evidenziato che dai dati raccolti da specifiche indagini condotte sulle caratteristiche e le condizioni di allevamento della regione ...sono emerse alcune problematiche di carattere fisiologico legate agli apparati mammario (soprattutto mastiti), digestivo e locomotore (es. zoppie) e che in futuro sono da prevedere…controlli più accurati in applicazione delle nuove norme di condizionalità e delle direttive riguardanti il benessere in tutti gli allevamenti zootecnici…

  

In conclusione, appare evidente come l’attenzione al benessere animale non conduca soltanto ad un contenimento dei costi di produzione, ma vada anche incontro alla richiesta di un’agricoltura più consapevole e rispettosa.

 
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