1 - 2010

AGRICOLTURA BIODINAMICA

a cura
dell'ASSOCIAZIONE

L'agricoltura biodinamica nasce nel 1924 in un corso organizzato da centinaia di agricoltori tedeschi i quali chiesero a Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell'Antroposofia, di occuparsi con loro dei problemi emergenti nella giovane agricoltura chimica. Emersero allora nuovi punti di vista attraverso cui guardare i fenomeni della Natura e si gettarono le basi per una concezione, diremmo oggi, “olistica” dell'azienda agricola in relazione con l'ambiente circostante.
Ecco quindi che l'agricoltura biodinamica non è solo un metodo, ma un percorso che, attraverso tecniche a misura dei singoli casi, porta l'agricoltore ad essere creatore di un organismo aziendale denso di vita e diffusione di prodotti sani e di particolare vitalità.

COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE DI AGRICOLTURA BIOLOGICA E BIODINAMICA DELLA VALLE D’AOSTA


Dopo alcuni anni durante i quali non si sentiva più parlare così frequentemente di agricoltura biodinamica nella nostra Valle, nel corso del 2009 si sono susseguiti numerosi avvenimenti che hanno nuovamente riportato l’argomento all’attenzione pubblica. Sul n. 1/2009 dell’Informatore Agricolo è apparso un articolo sulla viticoltura biodinamica, a cura di Fabrizio Prosperi, che ha riacceso l’interesse e sollevato domande e attese sulle applicazioni pratiche di questa attività, tanto che, da più parti, sono arrivate alla sezione valdostana dell’Associazione Italiana di Agricoltura Biodinamica numerose richieste finalizzate all’organizzazione di corsi per agricoltori e appassionati di orticoltura e frutticoltura familiare. Sono stati quindi organizzati, nella scorsa primavera, i primi corsi ad Aymavilles e Saint-Pierre, che hanno visto la partecipazione di cinquantadue entusiasti agricoltori e orticoltori hobbisti.
 



La preparazione del cornoletame

Tali corsi, teorici e pratici, hanno dato la possibilità di conoscere i principi di base dell’agricoltura biodinamica, orientati al mantenimento della fertilità del terreno. Per prima cosa sono stati esaminati gli aspetti ambientali e le relazioni che intercorrono tra le coltivazioni e l’ambiente circostante (importanti sono, ad esempio, gli arbusti autoctoni spontanei o ripiantati, i corsi d’acqua e tutti i piccoli mammiferi e gli uccelli che abitano questi ambienti, oltre alla vita più invisibile fatta di piccoli artropodi, insetti e microorganismi che interagiscono tra loro). L’altro aspetto fondamentale trattato è stata, inoltre, la cura nella preparazione del terreno attraverso una corretta concimazione organica con composto o letame ben fermentato e l’uso dei preparati biodinamici per ottimizzare questo processo di trasformazione.

La scelta delle rotazioni delle colture e delle varietà di orticole e l’uso dei sovesci da seminare ha introdotto la pratica che è seguita nei giorni di fine corso. Un orto è stato allestito a Saint-Pierre, in un terreno che, per la verità, aveva uno scheletro tale da essere più adatto ad una vigna che all’orticoltura ma che ha dato invece un ottimo risultato, con la crescita di piante sorprendentemente vigorose e un raccolto abbondante di ottimi frutti.
 



Messa a dimora del cornoletame

La seconda fase del corso ha visto l’applicazione pratica dell’uso dei preparati biodinamici direttamente in un’azienda agricola zootecnica che ha offerto gentilmente la sua ospitalità, quella di Angelo Pession a Montjoux di Gignod. Qui sono stati allestiti due grandi cumuli biodinamici e sono stati anche utilizzati i preparati biodinamici da spruzzo con irrorazioni sull’orto e sui prati dell’azienda.

I corsi primaverili hanno avuto un tale successo che si è resa necessaria l’organizzazione, nel mese di settembre, di un ulteriore incontro per coloro che non avevano fatto in tempo a iscriversi. Anche se un po’ fuori stagione per le semine, questo secondo corso ha avuto una buona partecipazione confermando l’interesse per l’attività.
 



Allestimento dell’orto sperimentale

A fine settembre, in occasione della ricorrenza di San Michele e in collaborazione con l’associazione “L’Agrou”, la cooperativa “Lo Pan Ner” e L’Ente Nazionale Sordi della Valle d’Aosta, un centinaio di persone si sono ritrovate presso l’area Tzan de la bara di Saint-Christophe. L’incontro era stato programmato anche per allestire il “cornoletame”, uno dei preparati base per il mantenimento della fecondità della terra. Il preparato è stato interrato in un orto in località Rouye a Saint-Christophe e sarà poi distribuito in primavera, quando sarà pronto, ai presenti che hanno partecipato alla sua preparazione. In tale occasione i partecipanti hanno anche dato prova di fantasiose abilità culinarie con i prodotti dei propri orti.





 
 
I corsisti diventati cuochi per la festa di San Michele

Per non disperdere il lavoro avviato, anzi per potersi dedicare a un ulteriore approfondimento e mantenere sempre un buon contatto fra tutti i partecipanti, sono stati organizzati, durante tutto il 2009, degli incontri a cadenza mensile, ogni primo lunedì del mese.
 

Nel novembre scorso, infine, è stata costituita l’Associazione di agricoltura biologica e biodinamica della Valle d’Aosta, al fine di creare i presupposti per allargarne il raggio d’azione e programmare le attività future in modo più organico e strutturato. Di seguito si riportano il programma dell’Associazione per il primo semestre del 2010 e i contatti ai quali tutti gli interessati sono invitati a rivolgersi.

Contatti:
Sede Via Priorato 9, 11020 Saint-Pierre AO
Telefono 348 7544726
E-mail biodinamicavda@libero.it

 
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