TERRITORIO
Ma i 700.000 camion che transitano annualmente attraverso il tunnel del Monte Bianco sono ancora troppi.
CENTOMILA TIR IN MENO
di Elio Riccarand
Nel 1993 sono transitati attraverso il Tunnel del Monte Bianco 835.883 camion. Nel 1997 i passaggi di TIR sono stati 734.306.
La riduzione dei transiti, in percentuale ed in assoluto, è stata notevole ed è ancor più significativa se si considerano due elementi. Anzitutto che tale diminuzione di passaggi si è realizzata nonostante l'apertura del tronco autostradale Aosta-Morgex che ha rappresentato un ulteriore fattore di attrazione del traffico pesante. In secondo luogo, che la riduzione dei transiti sulla direttrice del Monte Bianco è avvenuta nonostante un generale incremento del traffico pesante attraverso tutto l'arco alpino. Negli altri principali trafori alpini il traffico dei TIR è infatti aumentato, talvolta in maniera molto forte.
La riduzione del traffico dei TIR attraverso la Valle d'Aosta rappresentava un obiettivo del programma della maggioranza regionale costituitasi dopo le elezioni regionali del maggio 1993. Tale obiettivo è stato raggiunto anche se 700.000 TIR all'anno, mediamente 2.000 al giorno, sono ancora troppi ed il costo che il loro transito comporta per la comunità valdostana e per gli abitanti della valle dell'Arve, in Francia, è inaccettabile. Occorre quindi proseguire con le iniziative avviate, renderle più incisive e porsi l'obiettivo di scendere rapidamente sotto i 500.000 TIR all'anno. Il ruolo della Regione è decisivo nel determinare l'aumento o la riduzione del traffico dei TIR. Nel corso degli anni '80, le varie giunte che si sono succedute hanno incentivato il transito dei TIR sollecitando riduzioni tariffarie al tunnel del Monte Bianco, praticando prezzi agevolati per l'utilizzo dell'autoporto di Pollein, premiando ditte di autotrasporto e camionisti. Tale politica ha portato ad un progressivo aumento dei transiti: dai 434.691 del 1983 agli 835.883 del 1993 (anno in cui è stato raggiunto il tetto massimo). Fin dall'autunno 1993 la nuova giunta regionale ha operato per invertire la tendenza alla continua crescita dei passaggi ed i risultati si sono visti rapidamente.
Gli strumenti attivati sono stati numerosi. Con la legge regionale 27 maggio 1994, n. 20 è stato avviato un monitoraggio sistematico sui transiti dei TIR, è stato promosso un coordinamento fra le forze dell'ordine per un controllo più sistematico sui limiti di velocità, i pesi e le emissioni inquinanti, è stata compiuta una opzione a favore di politiche tariffarie ai trafori per ridurre i livelli di traffico pesante. Di particolare incisività si è rivelato lo strumento tariffario. Riducendo di un paio di punti gli sconti praticati al tunnel del Monte Bianco per i camion dei raggruppamenti di imprese si è avuto subito un effetto dissuasivo. Risultati ancora più incisivi si potrebbero ottenere in presenza di una maggiore collaborazione da parte della Società che gestisce il Tunnel del Monte Bianco per ridurre ulteriormente gli sconti praticati per il traffico pesante. La Regione ha inoltre cercato di dotarsi di uno strumento ancora più incisivo attraverso l'introduzione di una vera e propria tassa regionale sui TIR in transito attraverso la Valdigne.
La legge istitutiva della tassa regionale sui TIR è stata approvata dal Consiglio regionale, ma è poi stata dichiarata illegittima da una sentenza della Corte Costituzionale che ha privato la Regione di uno strumento che sarebbe stato decisivo per la regolazione del traffico pesante.
Un tir nei pressi del Monte Bianco.La tassa sui TIR in transito attraverso le Alpi è comunque al centro del dibattito anche in Svizzera e su tutto l'arco alpino. E' ormai a tutti evidente che bisogna trasferire dalla gomma alla rotaia il traffico merci attraverso le Alpi e che il trasporto su strada deve pagare in modo più adeguato per i costi che esso comporta.
Ci sono quindi tutte le condizioni per un impegno ancora più energico nella politica di riduzione del traffico dei TIR attraverso la Valle d'Aosta e attraverso le Alpi.

   
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