RELAZIONE STATO DELL'AMBIENTE
Per trattare le tematiche relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti, si distinguono due grandi settori: i rifiuti urbani (RU) e i rifiuti speciali (RS).
I RIFIUTI
di Giovanna Manassero
Tabella 1, produzione totale di rifiuti urbani.L’ARPA Valle d’Aosta in quanto sede della Sezione Regionale del Catasto Rifiuti gestisce ed elabora una serie di dati, provenienti dalle fonti più svariate, relativi alla produzione e alla gestione dei rifiuti. Per trattare questa tematica normalmente vengono distinti due grandi settori: la produzione e la gestione dei Rifiuti Urbani (RU) e la produzione e la gestione dei Rifiuti Speciali (RS). I primi sono essenzialmente rifiuti di origine domestica ma comprendono anche rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi che per qualità e quantità sono assimilabili a quelli domestici.
Gli RS invece sono rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi che per qualità e/o per quantità non sono assimilabili agli urbani. Questi ultimi inoltre sono definiti come “pericolosi (P)” se contengono o sono contaminati da sostanze pericolose, altrimenti sono definiti come “non pericolosi (Non P)”.

Rifiuti Urbani (RU)

Tabella 3.In Valle d’Aosta il 98% degli RU prodotti vengono conferiti presso il Centro di trattamento rifiuti urbani sito in loc. l’Ile Blonde nel comune di Brissogne ed in seguito avviati alle operazioni di smaltimento o di recupero cui sono destinati. Il gestore di questo centro (Società Valeco Spa), dunque, è la fonte unica dei dati relativi alla produzione e alla gestione dei rifiuti urbani nella nostra regione.
Nella Relazione Stato Ambiente 2005 dell’ARPA questi dati sono relativi al triennio 2002-2004 (con aggiornamento annuale dell’informazione) e sono stati aggregati per ambiti territoriali omogenei così come individuati nel Piano regionale di gestione dei rifiuti ossia le otto Comunità Montane presenti sul nostro territorio e il Comune di Aosta.
Come si può evincere dalla tabella 1, la produzione di rifiuti urbani è in lento ma costante aumento in tutta le regione. La maggiore produzione si osserva per la città di Aosta. Importanti produzioni si hanno anche nelle Comunità Montane Monte Cervino e Valdigne, per la presenza dei centri turistici di Valtorunenche-Cervinia e di Courmayeur, e nella Comunità Montana Monte Emilius, che comprende quasi tutti i comuni del circondario di Aosta ed è sede di molte attività commerciali.
A fronte del lento ma costante aumento della produzione di RU, il loro smaltimento in discarica ha subito sia a livello di intero territorio regionale (52.782.163 Kg nel 2002, 52.315.144 Kg nel 2003 e 51.316.790 Kg nel 2004) sia a livello di quasi tutte le Comunità Montane una lieve flessione. Questo fatto può essere facilmente spiegato osservando il grafico che riporta l’andamento della percentuale di raccolta differenziata (percentuale, sul totale prodotto, degli RU raccolti in modo differenziato).
In questi ultimi anni il quantitativo di rifiuti urbani raccolto in modo tale da separare le varie tipologie di materiale per poterle poi destinare, non alla discarica, ma al recupero e al riciclo è andato notevolmente aumentando ma al 31/12/2004 si è appena raggiunto il livello del 25%, previsto dalla legislazione come obiettivo per il marzo 2001.
La Comunità Montana Mont Rose, sempre alla stessa data, ha quasi raggiunto il livello di raccolta differenziata del 35% previsto dalla legislazione come obiettivo per marzo 2003. Intorno al 30% si trovano, a fine 2004, la Comunità Montana Gran Paradis e la Comunità Montana Valdigne Mont Blanc. In conclusione i livelli da raggiungere sono e devono essere ancora maggiori.

Rifiuti speciali (RS)

Tabella 2.I dati di produzione degli RS sono elaborati dalla Sezione regionale del Catasto a partire dai dati grezzi derivanti dal MUD. L’acronimo MUD sta per Modello Unico di Dichiarazione ambientale ed individua la denuncia che ogni anno tutti i gestori e alcune particolari categorie di produttori di rifiuti devono presentare, per legge, alle Camere di Commercio. Occorre sottolineare che la dichiarazione MUD è soggetta ha notevoli errori di compilazione. In fase di elaborazione dei dati stessi gli errori presenti possono essere eliminati solo in minima parte per cui, nonostante il lavoro di bonifica che la Sezione del Catasto compie, la qualità dell’informazione non può che risultare bassa.
Anche per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati vi sono delle inefficienze. Esso, infatti, pur essendo annuale, non è relativo all’anno corrente ma a due anni precedenti (ad esempio nel 2006 si hanno a disposizione i dati relativi al 2004). Per questo, nella nostra Relazione Stato Ambiente sono stati presentati dati relativi al periodo 2001-2003 con aggregazione degli stessi a livello di Comunità Montane e di Comune di Aosta.
Per quanto riguarda invece la gestione degli RS i dati derivano principalmente dai provvedimenti autorizzativi alla realizzazione e/o alla gestione di impianti di recupero o di smaltimento rifiuti rilasciati dalla R.A.V.A. e inviati per conoscenza anche all’ARPA che, comunque, segue direttamente tutto l’iter autorizzativo.

Rifiuti Speciali non Pericolosi (esclusi C&D)

Cartoni raccolti in modo differenziato, in attesa di essere recuperati.Per uniformarsi alle elaborazioni effettuate nell’ambito del Rapporto Rifiuti che ogni anno viene pubblicato a livello nazionale, i dati di produzione degli RS sono stata suddivisi, come già evidenziato precedentemente, in produzione di Rifiuti Speciali Pericolosi e produzione di Rifiuti Speciali non Pericolosi. Questi ultimi poi sono stati epurati dalla produzione dei rifiuti speciali derivanti da attività di costruzione e demolizione (C&D), elaborati in modo separato.
Dall’analisi della tabella 2 si può facilmente evincere che la produzione di rifiuti speciali non pericolosi di gran lunga maggiore si ha nel Comune di Aosta soprattutto per la presenza del principale impianto industriale valdostano, la Cogne Acciai Speciali SpA (scorie di fusione e fanghi trattamento acque). Produzioni rilevanti si osservano anche nell’ambito della Comunità Montana Monte Emilius nel cui territorio, in comune di Brissogne, hanno sede il più grande impianto di depurazione valdostano e l’unico impianto di smaltimento rifiuti attivo in valle (se escludiamo la imminente apertura della discarica sita in comune di Pontey, loc. Valloille) e della Comunità Montana Evançon sede, in comune di Verrès, di numerosi impianti industriali di dimensioni medio-piccole.
A livello gestionale occorre sottolineare che la maggior parte degli RS non Pericolosi prodotti in Valle d’Aosta viene trattata in impianti extra-regionali. Nella nostra regione infatti sono autorizzati al recupero di Rifiuti Speciali non Pericolosi 26 impianti di dimensioni medio-piccole di cui, però, ben 15 trattano rifiuti da C&D e i restanti (tranne due) recuperano materiali ferrosi e metalli in genere. Come accennavo sopra è di imminente apertura (maggio 2006) una discarica per rifiuti non pericolosi in comune di Pontey.

Rifiuti Speciali non Pericolosi da C&D

Abbiamo detto precedentemente che sia a livello nazionale che nella nostra Relazione sullo Stato dell’Ambiente una trattazione a parte è riservata ai Rifiuti Speciali non Pericolosi derivanti da attività di costruzione e demolizione (C&D). Per quanto riguarda la produzione, i dati, a differenza degli altri RS, sono aggregati a livello di intero territorio regionale poiché sono calcolati da quanto dichiarato nel MUD come smaltito e/o recuperato da impianti valdostani che trattano queste tipologie di rifiuti (si stima un 99% prodotto in Valle d’Aosta e un 1% proveniente da fuori valle) e non da una dichiarazione diretta dei quantitativi prodotti.
La produzione di questa tipologia di rifiuti è sicuramente quella più rilevante nella nostra regione, essendo circa 3 volte superiore a quella dei rifiuti speciali non pericolosi e più di 4 volte superiore a quella dei rifiuti urbani. All’aumento dal 2001 al 2002 (239.589 tonnellate nel 2001, 293.989 nel 2002) fa seguito una stabilizzazione nel 2003 (297.305 tonnellate/anno).
Riportiamo qui sotto il grafico relativo alla gestione di questa tipologia di rifiuti. Dopo lo slancio iniziale degli anni 2000 e 2001, nel 2002, si evidenzia un calo del quantitativo di rifiuti avviati al recupero. Esso è imputabile ad uno scarso sviluppo del mercato dei materiali ottenuti dalle operazioni di recupero. Già nel 2003 però la situazione sembra in miglioramento grazie anche alle politiche di incentivo all’utilizzo di materiali riciclati, avviate a livello nazionale e regionale. Si osserva inoltre che buona parte del materiale da C&D smaltito in discarica è costituito da terra e rocce da scavo, che potrebbero essere soggette a riutilizzo differente senza entrare nemmeno nel novero della produzione e gestione dei rifiuti.
Degli impianti di recupero valdostani autorizzati a trattare questa tipologia di rifiuti abbiamo già parlato in precedenza ma non bisogna dimenticare che sul nostro territorio al 31/12/2004 erano autorizzate ben 50 discariche per rifiuti inerti (categoria di discariche in cui possono essere smaltiti buona parte dei rifiuti speciali da C&D prodotti) dislocate su quasi tutto il territorio regionale.

Rifiuti Speciali Pericolosi

La produzione di rifiuti speciali pericolosi (rappresentata in tabella 3), sull’intero territorio regionale, è aumentata notevolmente dal 2001 al 2002 mentre a subito una lieve flessione nel 2003. L’aumento 2001-2002 potrebbe essere dovuto non ad una reale crescita della produzione di questi rifiuti, ma conseguenza di variazioni nelle notifiche dei gestori e dei produttori:

• migliore compilazione del MUD, poiché il modello non aveva subito rilevanti variazioni;
• entrata in vigore del nuovo codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti) che introduce un diverso metodo di classificazione dei rifiuti pericolosi (metodo analitico).

La città di Aosta è quella con la più elevata produzione di questa tipologia di rifiuti, per effetto della presenza del maggior impianto industriale valdostano, la CAS (in prevalenza polverino di abbattimento emissioni). Una produzione significativa proviene dalle Comunità Montane sedi di altri insediamenti industriali: Monte Emilius (circondario di Aosta), Evançon (Verrès) e Mont Rose (Pont-Saint-Martin).
La totalità degli RS Pericolosi prodotti in Valle d’Aosta sono trattati in impianti extra-regionali in quanto sul territorio valdostano non vi sono impianti autorizzati né allo smaltimento né al recupero di tale tipologia di rifiuti.
   
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