Aosta
L'obiettivo del progetto è la razionalizzazione della distribuzione delle merci per contribuire alla decongestione del traffico all'interno della città.
“CITYPORTO” AD AOSTA: AVANTI TUTTA!
a cura dell’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI AOSTA
Uno dei siti per il Cityporto.Formalmente si chiama “costituzione del partenariato” e, in pratica, rappresenta l’ultimo passo verso l’avvio del progetto “Cityporto”, che modificherà radicalmente la consegna delle merci nel centro storico di Aosta. La Giunta comunale ha infatti approvato, lo scorso 4 febbraio, la deliberazione con cui i vari attori dell’iniziativa (il Comune stesso, attraverso l’Assessorato alla Mobilità, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, tramite l’Assessorato all’Ambiente, la Chambre valdôtaine, le società “Autoporto” e “Itinera engineering”) uniscono i loro intenti per finanziare l’intervento, dando così attuazione al Piano Operativo di Dettaglio che aveva ricevuto l’avallo (ed uno specifico finanziamento) da parte del Ministero dell’Ambiente, nel quadro di un bando volto a incentivare l’introduzione di modalità innovative per le consegne in città.
L’atto adottato è propedeutico all’approvazione del bando europeo per l’affidamento del nuovo servizio. “Cityporto” prevede che l’approvvigionamento delle attività site nel centro storico avvenga dalle 7 alle 9, anziché dalle 7 alle 11, come accade oggi. Questa modificazione sarà preceduta dalla realizzazione di un’area di stoccaggio all’autoporto (in ragione della posizione strategica sia per il ricevimento, sia per la distribuzione, delle merci), ove aggregare il materiale in arrivo dai fornitori, per poi distribuirlo ai vari clienti, utilizzando dei mezzi ad alimentazione alternativa. Il nuovo sistema, che quantomeno in prima battuta non riguarderà il “fresco” (ovvero le attività con un rifornimento quotidiano di derrate di consumo o da conservare in temperatura), ha ricevuto l’adesione di cinque dei sei corrieri che attualmente servono il centro storico. Il fine dell’iniziativa è duplice. Da un canto si tratta di ridurre la presenza di mezzi nel cuore della città, rendendo le vie centrali, in cui vige la Zona a Traffico Limitato, ancora più fruibili alla popolazione. Dall’altro, visto il ricorso a veicoli a bassa emissione, la volontà è di porre in essere sempre più accorgimenti mirati a liberare dai gas di scarico le zone percorse dai pedoni. A ciò si affianca poi una finalità generale di riorganizzazione delle attività di distribuzione delle merci in ambito urbano, oggi fortemente frazionate, con ricadute negative anche sul piano economico (molte sono le consegne in conto proprio per pochi colli). La raccolta del materiale da consegnare avverrà infatti in un’ottica di massimizzazione del carico, effettuando quindi meno viaggi verso il centro.
Nella fase di studio che ha preceduto la decisione di lanciare l’iniziativa ad Aosta, si è proceduto anche alla quantificazione dei benefici attesi. In particolare, per quanto riguarda l’aspetto ambientale, l’obiettivo, una volta introdotto il nuovo sistema, è di ottenere nel primo biennio una riduzione delle concentrazioni medie di PM10 e del PM 2,5 (polveri fini) fino al 7% e di quelle di NO2 (biossido di azoto) fino al 10%. Relativamente, invece, al traffico veicolare, gli obiettivi del “Cityporto” aostano si prefiggono: un aumento del coefficiente di carico dal 46 al 60%; una riduzione del 30% dei viaggi per veicolo; un incremento del 14% del numero di consegne per mezzo. Queste stime tengono conto del contesto in cui il servizio andrà a inserirsi, fatto di un centro storico istituito a ZTL che conta circa 8500 residenti e oltre 700 esercizi commerciali.
Dal punto di vista pratico, una “giornata tipo” di consegne funzionerà secondo questo modello: il sistema informatico attivo presso l’area di stoccaggio avrà già ricevuto, prima del loro arrivo, i dati sulle merci che stanno per giungere alla piattaforma. Gli operatori, con i loro mezzi, non andranno più direttamente in centro, ma faranno tappa nel magazzino di “Cityporto” e depositeranno la merce destinata a negozi ed esercizi cittadini. Gli operatori della piattaforma scaricheranno e riorganizzeranno i colli secondo itinerari preordinati, formulati dalle procedure informatiche dopo aver “riconosciuto” la merce da consegnare. Dal centro di distribuzione partiranno quindi verso il centro i mezzi a basso impatto ambientale. Per principio, entro la giornata, verrà tutto consegnato. Così facendo, saranno ipotizzabili anche due viaggi al giorno per mezzo, creando un sistema di qualità del servizio migliorativo rispetto all’attuale anche per i commercianti.
L’impegno finanziario per attuare il progetto, che avrà valenza sperimentale almeno per un biennio, è di 447.000 Euro, con il cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente per 198.000 Euro. Al soggetto gestore (che verrà individuato appunto con il bando di gara Europeo, la cui pubblicazione avrà luogo entro un semestre dalla sua approvazione) saranno affidati in comodato d’uso il magazzino e i mezzi di trasporto. La struttura gestionale vedrà un responsabile del servizio (che si occuperà anche della gestione clienti, della contrattualistica e della gestione dei giri di consegna), un addetto al magazzino (che collaborerà con il responsabile nella gestione degli itinerari) e due autisti (che, oltre a guidare i mezzi, provvederanno anche alle operazioni di carico, scarico e distribuzione urbana).
L’esperienza del “Cityporto” è iniziata in Italia nel 2004, a Padova. Proprio a quel modello Aosta ha guardato per l’elaborazione del progetto presentato al Ministero dell’Ambiente. Nel primo biennio di attivazione dell’esperienza di “city logistics” nella città veneta i risultati sono stati ragguardevoli: tra i dieci e i dodici viaggi in centro evitati ogni giorno, centoventisettemila chilometri di percorrenza evitati in sedici mesi, 174.000 Euro di costi esterni risparmiati, a beneficio della collettività. Cifre eloquenti riguardo alla validità dell’iniziativa, le cui ricadute potranno essere valutate direttamente, in tempi ragionevoli, anche dai cittadini aostani.
   
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