RECENSIONI
RECENSIONI

.VV., Siti di particolare pregio naturalistico in Valle d'Aosta, Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Questa pubblicazione sintetizza i risultati di una ricerca durata oltre due anni a partire dal 1994
.
Si è trattato di una ricognizione precisa e accurata di tutti i principali siti di particolare pregio naturalistico nella regione, ed è stata realizzata con la partecipazione di qualificati specialisti del settore.
La presenza di numerosi habitat naturali di grande interesse sul territorio valdostano era nota da tempo; la ricerca ha confermato questo fatto evidenziando siti di importanza non solo locale ma anche nazionale ed europea in quanto ospitanti habitat o specie rappresentative della regione biogeogafica alpina o a rischio di estinzione.
I biotopi individuati sono in parte già tutelati dalle normative vigenti come parchi o riserve naturali. Nell'elenco si trovano il Parco del Gran Paradiso, il Parco del Mont Avic, numerose riserve naturali, alcuni siti in val di Cogne (uno dei settori floristici più ricchi delle Alpi occidentali), gli ambienti calcarei della val di Rhêmes, il castello di Aymavilles e le vicine miniere abbandonate che ospitano colonie di pipistrelli tutelati, gli ambienti glaciali d'alta quota del Monte Bianco e del Monte Rosa, sicuramente una delle maggiori ricchezze naturali della regione.
La pubblicazione dei risultati della ricerca offre ora a tutti gli studiosi e gli operatori una solida base sia per capire l'importanza dei vari siti individuati, sia per promuovere ed attuare tutti i necessari interventi di tutela e valorizzazione.

R. Soncini Sessa, G. agramoso, T. Occhiobianco, Ayas e la scomparsa della Kramerthal, produttore video-grafico DOCUMENTA - Milano -1997.
Ayas è l'alta valle dell'Evançon, ai piedi del Monte Rosa; Krämerthal
- "valle dei mercanti"- è il nome dato dai cartografi svizzeri del XVI secolo ai territori a sud del Colle del Teodulo governati dai Conti di Challant.
Il documentario è la trasposizione in filmato di una ricerca storica seguita lungo tutto il suo svolgersi, dal nascere dei primi interrogativi - inaspettate tracce di antica ricchezza in Ayas; lo stupore di trovare questo nome su carte generali d'Italia del '500- ai dubbi sulle iniziali spiegazioni, alla formulazione di nuove ipotesi, fino alle risposte più sorprendenti: la scoperta di una via di densi traffici commerciali che per tutto il '300 e la maggior parte del collegò Milano con l'Europa transalpina attraverso il Col Teodulo; e quindi le luci già sul fiorire di vita e di contatti si ebbe per alcuni secoli nelle Alpi, la singolare importanza la popolazione che quella via praticò, i motivi che ne determinarono la chiusura e gli av venimenti che portarono a ricoprirla di oblio fino a farne perdere memoria.

 
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