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Stefano Torrione. ALPIMAGIA. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini

Museo Archeologico Regionale - Aosta
28 Ottobre 2016 - 19 Febbraio 2017
Orario: dal martedì alla domenica,
ore 10-13 e 14-18


Piemonte

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Trentino

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Alto Adige

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Valle d'Aosta

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L’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta informa che venerdì 28 ottobre 2016, alle ore 18, sarà inaugurata, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta la mostra ALPIMAGIA. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini di Stefano Torrione.
La rassegna presenta 92 fotografie di grande formato che ci conducono nel mondo “magico” della cultura popolare alpina. Immagini di riti scanditi dall’antico calendario contadino che portano il visitatore, attraverso le sei sale tematiche della mostra, in un viaggio immaginario che percorre un intero anno solare sulle montagne.
Dalle scampananti feste propiziatorie per scacciare l’inverno, alle gesta carnevalesche di uomini selvatici con sembianze di orsi, lupi e diavoli, dai roghi di mezza quaresima a quelli del solstizio d’estate, dalle notti di Halloween alle scorribande notturne dell’Avvento, fino ai riti natalizi e a quelli di fine anno, il visitatore è condotto alla scoperta di luoghi e località dai nomi poco conosciuti, tra gli abitanti delle Alpi, occitani, valdostani, ladini, sud tirolesi, friulani, cimbri e mocheni, dove “arde ancora il fuoco della tradizione”.

L’Assessore all’istruzione e cultura sottolinea come la mostra ALPIMAGIA. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini renda omaggio alla cultura tradizionale alpina attraverso una ricerca fotografica straordinaria, che documenta l’unione simbolica di tutte le popolazioni di montagna.
Il progetto espositivo è il risultato di un lavoro di ampio respiro sulla cultura immateriale delle popolazioni alpine, realizzato dal fotografo valdostano nel corso di diversi anni. Dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dalla Lombardia al Friuli, dal Trentino all’Alto Adige/Südtirol, dal Friuli al Veneto, fino alla Liguria, Stefano Torrione ha percorso valli e paesi alla ricerca dei riti e le feste delle comunità di montagna, componendo un grande affresco sulla cultura popolare alpina.
Sulle Alpi risiede ancora la magia di riti e feste, la cui origine si perde nella notte dei tempi. In questa esposizione apprezziamo la ricchezza e il fascino di un progetto che, come in un gioco di specchi, riflette squarci di vita dei piccoli mondi alpini, separati tra di loro da vallate impervie, ma uniti in un unico spirito.

Per realizzare ALPIMAGIA Stefano Torrione ha impiegato più di 5 anni e ha percorso più di 100.000 km, spostandosi dalla Liguria fino al Friuli Venezia Giulia, alla riscoperta degli antichi riti che ancora oggi vivono sulle montagne. È tornato negli stessi posti “più e più volte per fotografare quei riti, da un anno all’altro, senza fretta - quasi un elogio della lentezza - per cercare di coglierne l’essenza” come scrive Daria Jorioz nel testo di presentazione del lavoro, interrogandosi sul significato del rito.
ALPIMAGIA è una ricerca unica nel suo genere in Italia, che ha portato il Fotografo a scattare oltre 30.000 immagini per cogliere la “magia” di atmosfere pastorali di origine pagana e precristiana, e consegnarci “un’esperienza immersiva che si colloca nel solco di una rimeditata antropologia visiva” (Jorioz), volta a ricomporre i tasselli di un grande mosaico di tutte le genti che abitano il lato italiano delle Alpi.
“Non sanno, tra loro, i montanari, di essere frammenti dello stesso sogno” scrive Paolo Cognetti, milanese trapiantato in una baita della Valle d’Aosta, autore di Ragazzo selvatico e Sofia si veste sempre di nero, finalista al premio Strega. I suoi sette testi inediti, che accompagnano e impreziosiscono l’esposizione fotografica, la illuminano di “una dimensione onirica e magica”. Cognetti immagina infatti di vivere in un sogno e di “essere tra gli uomini che videro arrivare il primo inverno”, ben interpretando con parole dense e evocative i reportage di Torrione.
Le fotografie di grandi dimensioni, esposte nelle ampie sale del museo Archeologico, raccontano di quegli uomini che danno “fuoco all’inverno”, e che perpetrano antiche usanze: come nel caso della danza degli spadonari di Giaglione o del frastuono degli scampanatori di S. Martino di Predazzo, o ancora come i “bussatori” (Kloecler) notturni della Val Sarentino o il risveglio dell’orso della Coumba Freide in Valle d’Aosta, solo per citare alcuni dei riti documentati.

Stefano Torrione, fotografo giramondo, negli ultimi anni ha concentrato la sua attenzione sul mondo delle Alpi, prima con il progetto Guerra Bianca, esposto a Trento nel maggio 2016, in collaborazione con National Geographic Italia, frutto di tre estati di lavoro sui ghiacciai del nord est, che costituivano il fronte del conflitto bellico, alla ricerca dei segni lasciati dalla Prima Guerra Mondiale. La mostra presenta un allestimento intenso e coinvolgente, accompagnato da un tappeto sonoro che parte dalla stanza dei suoni delle Alpi, e che Torrione stesso ha registrato nelle sue lunghe peregrinazioni, alternando il registratore audio alla macchina fotografica. Il percorso espositivo termina infine con la visione di uno slide show che scorre velocemente sullo schermo: otto feste, per otto regioni alpine, in otto minuti.
Il progetto fotografico di Torrione testimonia la “resistenza” dei montanari di fronte alla omologante ondata global e techno che tutto assimila, ed è soprattutto un forte monito a “ricondurre le nostre vite al ritmo antico e naturale delle stagioni, scandito dall’alternanza della luce del giorno e del buio della notte, al bisogno di riappropriarci delle nostre radici culturali”, come asserisce Daria Jorioz, nel testo introduttivo al catalogo della mostra.
La mostra ALPIMAGIA è corredata da un catalogo riccamente illustrato, edito dalla Tipografia Valdostana, curato da Daria Jorioz e Stefano Torrione, con testi di Paolo Cognetti, posto in vendita al prezzo di 20 euro.

L’esposizione resterà aperta sino a domenica 19 febbraio 2017, dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 14-18, chiuso il lunedì.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole. Sarà possibile acquistare un abbonamento con la mostra Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella, Himalaya 1909, aperta dal 5 novembre 2016 al 26 marzo 2017 al Centro Saint-Bénin di Aosta, al costo di 10 euro intero e 6 euro ridotto. Nel corso della mostra sono previste attività didattiche per le scuole e visite guidate.


Per informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.275937
e-mail: u-mostre@regione.vda.it
Museo Archeologico Regionale: tel. 0165.275902
u-mostre@regione.vda.it
www.regione.vda.it



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