Lavorazioni Tradizionali

 

Dentelles di Cogne

La lavorazione del pizzo al tombolo ha inizio a Cogne verso la metà del '600, probabilmente importata dalle suore benedettine del monastero di Cluny (Francia). La tecnica originale ha subito una evoluzione autonoma ed è stata tramandata di madre in figlia fino ai giorni nostri, grazie all'attaccamento delle donne di Cogne a questo prodotto caratteristico. Il filo utilizzato è di lino, grezzo o sbiancato, ed il pizzo ottenuto viene montato per farne tovaglie, lenzuola, asciugamani, copriletti, centrotavola, colletti per abiti. Tutti questi prodotti si possono vedere e acquistare presso la "Maison di pitz" di Cogne.Mostra permanente di pizzi al tomboloCoop. "Les Dentellières"Maison di Pitz, Cogne (AO) - 50, via Dr. Grappeintel. 0165 749282Aperta tutti i giorniOrario di apertura:h. 9.00 - 12.30h. 15.00 - 19.30


 

Drap di Valgrisenche

Il drap di Valgrisenche è il più tipico tessuto da montagna dell'arco alpino, ottenuto, ora come secoli fa, usando rigorosamente telai a mano e lana grezza.Questa lavorazione ha subito solo qualche piccola variazione, dovuta alla fantasia degli artigiani di Valgrisenche, che, partendo dai tessuti in tinta unita e di colori scuri, hanno creato disegni geometrici sempre diversi.Il drap ha recentemente subito una nuova evoluzione, che è quasi una riscoperta, con l'utilizzo della lana ecologica, cioè lavata e colorata solo con prodotti naturali, in modo da ottenere coperte, tende, rivestimenti di poltrone e divani che possano trasmettere a chi li usa il calore della Valle d'Aosta.Mostra permanente dei tessuti di ValgrisencheCoop. "Les Tisserands"Valgrisenche (AO) - località Capoluogotel. 0165 97163Lunedì chiusoOrario di apertura:h. 9.00 - 12.00h. 14.30 - 18.30


 

Chanvre di Champorcher

La canapa era coltivata in molte zone della Valle d'Aosta, fondamentalmente nella vallata centrale, ma la tessitura avveniva in centri specializzati, fra i quali si distingueva quello di Champorcher. A tali centri erano destinate le fibre più fini della canapa, mentre quelle più grossolane si utilizzavano per la produzione di sacchi e corde. Questa antica tradizione ha ripreso vigore dopo che gli artigiani, riuniti nella cooperativa "Lou Dzeut", hanno rimesso in funzione i vecchi telai e hanno riavviato la produzione di lenzuola, asciugamani, camicie, in canapa naturale impreziosita da gradevoli ricami.Mostra permanente dei tessuti di canapaCoop. "Lou Dzeut"Champorcher (AO) - località Chardonneytel. 0125 37327Lunedì chiusoAgosto aperto tutti i giorniOrario di apertura:h. 9.00 - 12.00h. 14.00 - 18.00


 

Sock e Pioun

"Sock" e "pioun", così chiamati nei dialetti Walser e franco-provenzale, sono delle pantofole in tessuto confezionate tradizionalmente nella vallata del Lys. I primi scritti, in cui si fa cenno all'abbigliamento locale e quindi a questo particolare tipo di calzatura, risalgono al 1800. Le pantofole, usate in passato anche per i lavori dei campi, si confezionavano con abiti smessi dal tessuto piuttosto pesante. Per i giorni festivi si utilizzavano stoffe dai colori vivaci che per le donne venivano abbellite con qualche ricamo. Oggi per la produzione si utilizzano dei bei panni di lana pesante oppure il "drap". La suola è formata da diversi strati di stoffa che vengono assemblati per dare un po' di spessore poi trapuntati verticalmente o orizzontalmente a seconda delle località in cui sono confezionate. Le calzature vengono proposte per uomo, donna e bambino. Attualmente la cooperativa "D'Socka" di Gressoney-Saint-Jean, specializzata nel confezionamento delle pantofole tipiche della Valle del Lys nonché nella realizzazione di bellissimi costumi regionali, si occupa della promozione, della valorizzazione e della vendita di questi prodotti.Mostra permanente di calzature tradizionali della Valle d'AostaCoop. "D'Socka"Gressoney-Saint-Jean (AO) - piazza Beck Peccoztel. 0125 356343Mercoledì chiusoAgosto aperto tutti i giorniOrario di apertura:h. 9.00 - 12.30h. 14.30 - 18.30


 

Sabot

I sabot ("tsoquè" nella lingua francoprovenzale), tipiche calzature in legno, sono l'elemento caratterizzante dell'artigianato tradizionale dell'alta Val d'Ayas. Il mestiere del sabotier era un tempo molto diffuso poiché consentiva di lavorare anche durante i lunghi mesi invernali, periodo in cui le attività agricole non potevano essere svolte. Per valorizzare quest'arte antica la Cooperativa "Li Tsacolé d'Ayas", in collaborazione con il Comune di Ayas e l'IVAT, allestisce nel centro storico di Antagnod una mostra permanente: nell'atelier i nuovi sabotier ripropongono ai visitatori la tecnica tradizionale di realizzazione delle tipiche calzature locali, svelando i segreti e le peculiarità di questa lavorazione. La mostra è aperta tutti i giorni mentre le dimostrazioni saranno effettuate ogni sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nei mesi di luglio e agosto.Oltre al fine settimana, i sabotier si rendono disponibili ad effettuare ulteriori dimostrazioni per piccoli gruppi previa prenotazione allo 0125/306767.

 

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