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PREMESSA

Le attività svolte dal Dipartimento per le politiche del lavoro nel corso del 1998 possono essere sintetizzate riconducendole ai principali filoni di intervento previsti dal Piano di politica del lavoro, vale a dire:

  • l’osservazione del mercato del lavoro;
  • l’orientamento scolastico e professionale;
  • il servizio di incontro tra domanda ed offerta di lavoro;
  • l’informazione e le pubblicazioni;
  • le politiche formative;
  • il sostegno alla neo-imprenditorialità
  • il sostegno alle fasce deboli;
  • il servizio per l’integrazione lavorativa ed il sostegno alle fasce marginali;
  • i lavori di pubblica utilità.

Tuttavia, prima di illustrare nel dettaglio le iniziative intraprese in questi diversi ambiti, è opportuno sottolineare il fatto che, nel corso del 1998, due grandi filoni di attività hanno impegnato in via prioritaria il Dipartimento. Si tratta della predisposizione del nuovo Piano triennale di politica del lavoro e dello sviluppo di alcune attività innovative nell’ambito del sistema regionale della formazione professionale.

Più precisamente, il rinnovo del Piano di politica del lavoro ha richiesto, da un lato un importante sforzo di analisi, con l’effettuazione di indagini approfondite sulle dinamiche del mercato del lavoro regionale e con la realizzazione di uno studio finalizzato alla valutazione dell’impatto occupazionale generato dal precedente piano. Dall’altro, è stato operato un rilevante impegno nella definizione degli strumenti e della struttura del Piano stesso, anche attraverso il coinvolgimento di un comitato tecnico scientifico, composto da docenti universitari ed esperti delle tematiche del mercato del lavoro, ed un confronto con le parti sociali. Va precisato, inoltre, che con il nuovo Piano di politica del lavoro si è cercato di recepire gli indirizzi dell’Unione Europea, contestualizzandoli con le specificità del mercato del lavoro valdostano.

Parimenti importanti risultano anche le innovazioni introdotte nell’ambito del sistema regionale di formazione professionale. Per la prima volta è stato infatti attivato un servizio di assistenza tecnica rivolto ai soggetti privati (imprese, enti ed associazioni) per la presentazione dei progetti di formazione professionale, in particolare attraverso l’attivazione di un "call center", ed è stato consolidato il supporto tecnico agli Assessorati.

Inoltre, è stato sviluppato un software per la redazione e la presentazione dei progetti di formazione professionale ed ogni Assessorato è stato dotato di un punto telematico, in collegamento con il Dipartimento, per il trasferimento dei progetti, l’archiviazione dei dati, il monitoraggio e la valutazione delle attività. Si tratta di un progetto che è ancora in una fase sperimentale ed i cui prodotti sono ancora oggetto di test.

L’insieme di queste iniziative è parte integrante della più complessiva attività di valutazione e predisposizione del piano annuale di formazione, funzioni queste ultime che si sono andate consolidando ed hanno assunto un ruolo definito all’interno del Dipartimento, dopo una prima fase più di tipo sperimentale.

Infine, una notazione particolare, di tipo prevalentemente quantitativo, riguarda gli impegni finanziari finalizzati ad incentivare l’assunzione di soggetti deboli sul mercato del lavoro che, grazie anche alla congiuntura positiva, nel corso del 1998 sono notevolmente aumentati rispetto agli anni precedenti. L’incremento nel numero di assunti è infatti pari al 153%.

1 – L’OSSERVAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO

Le principali iniziative che sono state attuate in questo ambito nel corso del 1998 hanno tenuto conto della priorità rappresentata dalla predisposizione del nuovo Piano triennale di politica del lavoro.

In particolare, l’analisi delle tendenze occupazionali e del sistema delle imprese, che annualmente viene realizzata dal servizio, per l’anno in corso si è focalizzata non solo sul 1998, ma ha posto particolare attenzione al periodo 1995-1998, evidenziando le aree critiche per il mercato del lavoro regionale e prospettando anche uno scenario per il medio periodo.

Inoltre, particolarmente importante è lo studio finalizzato alla valutazione dell’impatto degli interventi di politica del lavoro. Questa indagine, che in Italia trova pochi altri esempi corrispondenti, ha permesso di ricavare utili indicazioni circa gli effetti occupazionali delle politiche del lavoro utilizzate con il precedente Piano. Questo studio ha richiesto un notevole impegno, poiché tecnicamente di difficile realizzazione, ma anche perché gli interventi da valutare erano numerosi ed eterogenei. A tale proposito è utile ricordare che questa ricerca ha richiesto l’effettuazione di 500 interviste a lavoratori e titolari di imprese.

Il rapporto finale relativo alla valutazione degli effetti derivanti dalle politiche del lavoro sarà disponibile nei primi mesi del 1999.

Parallelamente a queste iniziative, in corso d’anno l’Osservatorio ha anche prodotto e presentato:

  • l’annuale nota congiunturale sul mercato del lavoro;
  • uno studio sugli esiti occupazionali ed i percorsi seguiti da due coorti di diplomati;
  • un’analisi mirata e specifica del mercato del lavoro del settore turistico;
  • inoltre, a queste indagini si aggiungono uno studio sul tessuto imprenditoriale ed alcune collaborazioni per la realizzazione di due indagini nelle aree relative all’obiettivo 5b.

Va poi segnalato che è attualmente in corso un’indagine sui lavoratori dipendenti in cerca di occupazione nel settore turistico-alberghiero, che si propone di valutare l’opportunità di attivare nei loro confronti iniziative formative oppure di altro tipo finalizzate alla stabilizzazione del rapporto di lavoro.

Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Eures, l’Osservatorio del mercato del lavoro della Valle d’Aosta, insieme all’Osservatorio del mercato del lavoro della regione Piemonte e l’A.N.P.E. francese, partecipa ad un progetto che prevede la realizzazione di un bollettino sul mercato del lavoro dell’area transfrontaliera.

In ultimo, vanno ricordate le attività più sistematiche e ricorrenti svolte dai ricercatori dell’Osservatorio. Ci riferiamo all’attività di implementazione ed aggiornamento delle banche dati costituenti il sistema informativo di base sul mercato del lavoro, all’indagine congiunturale sulle imprese valdostane e alle collaborazioni ed al supporto tecnico-metodologico per altri enti ed organismi dell’amministrazione regionale.

L’impegno di spesa complessivo per l’Amministrazione regionale è stato di 252.000.000 di lire.

2 – L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

Le attività di orientamento realizzate nel corso del 1998 hanno riguardato sia gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, sia gli adulti.

Le iniziative di orientamento scolastico si sono sostanziate in diversi interventi, di cui alcuni ormai consolidati perché effettuati da tempo con regolarità; ci riferiamo essenzialmente:

  • al Punto orientamento, attività finalizzata a fornire informazioni sui percorsi di studio universitari e che nel 1998 è stata utilizzata da circa 150 studenti;
  • alla realizzazione delle Guide di orientamento per le classi della scuola media inferiore e per le classi quarte e quinte delle scuole medie superiori;
  • al progetto triennale di orientamento per le scuole medie inferiori Il filo nel labirinto;
  • agli interventi nelle scuole, che per l’anno in corso hanno interessato 10 classi.

Alle precedenti attività si devono poi aggiungere: l’invio di materiale informativo all’insieme delle scuole medie inferiori; l’organizzazione di un Punto informativo per studenti e genitori, finalizzato ad erogare informazioni, a fornire un utile supporto per le scelte future attraverso attività consulenziali e somministrando tests orientativi. Questa ultima iniziativa ha coinvolto nel 1998 circa 60 persone. Va poi ancora ricordata l’iniziativa di sostegno alle attività di programmazione rivolta ad insegnanti e che prevede anche la formulazione di proposte di strumenti didattici.

Infine, in occasione della prima edizione di Orientaction, il servizio orientamento ha collaborato alla progettazione ed alla realizzazione di tale iniziativa. In tale occasione, circa 200 giovani hanno manifestato il proprio interesse per le attività orientative promosse presso lo stand del Dipartimento politiche del lavoro.

Relativamente agli interventi per gli adulti, nel corso del 1998 sono stati realizzati 2 progetti di orientamento destinati ad adulti in cerca di occupazione, in mobilità oppure in cassaintegrazione guadagni. Questi due progetti hanno interessato circa 150 persone e comprendono 4 diverse tipologie di intervento:

  • un percorso di orientamento di gruppo, a cui hanno partecipato 60 persone, che comprendeva una prima fase di 40 ore finalizzata alla definizione del proprio progetto professionale ed un successivo tirocinio di 600 ore;
  • dei colloqui orientativi individualizzati, che hanno interessato 60 persone;
  • dei tirocini orientativi presso aziende, in cui sono state coinvolte 10 persone;
  • dei tirocini di pre-inserimento presso imprese che hanno riguardato 20 soggetti.

Inoltre, parte delle attività di orientamento sono dedicate alla componente femminile della forza lavoro e si sostanziano nel corso Retravailler. Per il 1998 erano stati preventivati 2 corsi, ma la realizzazione di questa attività corsuale è slittata al gennaio 1999. Tuttavia, le fasi di preparazione di questo intervento hanno richiesto l’effettuazione di circa 50 colloqui.

3 – IL SERVIZIO DI INCONTRO TRA DOMANDA ED OFFERTA DI LAVORO

Il servizio di incontro domanda offerta di lavoro si propone come obiettivo prioritario, attraverso la promozione della circolazione delle informazioni di cui dispone, quello di facilitare l’incontro tra il desiderio dei lavoratori di occupare un posto di lavoro e quello delle imprese di soddisfare i propri fabbisogni professionali.

Nel corso del 1998 il servizio ha posto particolare attenzione alla domanda di lavoro, ampliando e consolidando i relativi servizi offerti.

Si ricorda che le attività svolte per l’offerta di lavoro riguardano:

  • l’iscrizione al servizio, quindi l’inserimento dei dati anagrafici e curriculari del soggetto in una banca dati informatizzata;
  • lo svolgimento di colloqui individuali tesi a delineare il profilo professionale, le aspirazioni e le disponibilità dei lavoratori;
  • l’informazione sulle opportunità lavorative e formative;
  • la messa a disposizione di bandi di concorso e di materiali informativi.

Relativamente alla domanda di lavoro, gli interventi svolti dal servizio riguardano:

  • le attività di pre-selezione, che si sostanziano nell’individuazione delle professionalità richieste, nella trasmissione degli elenchi di nominativi, nella verifica delle disponibilità dei lavoratori alla partecipazione alla selezione aziendale;
  • il supporto per l’individuazione dei curricula vitae;
  • l’assistenza e la consulenza per l’accesso alle provvidenze nazionali e regionali;
  • il supporto alla selezione, anche con servizi di segreteria e la messa a disposizione dei locali.

Passando ad illustrare i dati relativi all’attività svolta, va evidenziato che nel corso del 1998 le persone che si sono iscritte per la prima volta al servizio sono state 1.091, valore che risulta in lieve crescita rispetto all’anno precedente. I passaggi medi giornalieri, ovvero il numero di utenti che lo sportello riceve quotidianamente, ammontano a circa 30 persone.

A fine novembre lo stock di iscritti al servizio incontro domanda offerta di lavoro era pari a 2.149 unità. La componente femminile pesa per circa il 60% sul totale degli utenti, mentre sotto il profilo della scolarità, pur evidenziando una prevalenza dei livelli medio-alti (maturità e laurea), si delinea una polarizzazione: infatti, il 41% dei soggetti ha al massimo la licenza media ed il 39% è in possesso di una maturità. Va, tuttavia, rimarcato anche il fatto che il 10% degli utenti del servizio ha una laurea.

Un trend decisamente crescente è quello relativo alla domanda di lavoro. Infatti, le imprese che hanno fatto ricorso al servizio nel 1998 sono state 204, contro le 85 del 1997. Complessivamente il fabbisogno di queste imprese si è sostanziato per il 1998 in 421 posti di lavoro: anche sotto questo profilo si registra una crescita rilevante rispetto al 1997.

Il settore terziario nel suo complesso è quello maggiormente rappresentato (72%), l’industria pesa per il 26,5% mentre marginale è la quota dell’agricoltura. Ad un’analisi più dettagliata si osserva che l’industria in senso stretto e le costruzioni pesano entrambe per il 13,2%, il comparto turistico-commerciale per il 30,4% e le altre attività terziarie private per il 40,2%.

I 421 posti di lavoro hanno richiesto 294 profili professionali diversi. Le professioni maggiormente ricercate sono quelle impiegatizie, i camerieri, i commessi, gli elettricisti e le parrucchiere. I profili professionali che risultano essere di più difficile reperimento sono invece: i tornitori, i saldatori, i fresatori, i cuochi, i manutentori elettrici e meccanici, i muratori qualificati.

A fronte delle 421 richieste aziendali, i soggetti segnalati dal Dipartimento sono stati oltre 4.400. Pertanto, considerando che lo stock medio annuale si aggira attorno alle 2.200 unità, mediamente ogni soggetto è stato proposto due volte. Va tuttavia precisato che il numero di segnalazioni presenta un’ampia varianza, date le diverse professionalità possedute e quindi il diverso grado di coerenza con i fabbisogni espressi dalle aziende.

Va invece evidenziato che, sulla base delle informazioni di ritorno, le persone occupate tramite il servizio sono state 128.

Infine, nell’ambito delle attività sperimentali antecedenti il processo di regionalizzazione dei servizi per l’impiego ministeriali, nel corso del 1998 è stata realizzata una parte del collegamento telematico tra Dipartimento politiche del lavoro e sezioni circoscrizionali per l’impiego.

4 – L’INFORMAZIONE E LE PUBBLICAZIONI

L’impegno del Dipartimento per la diffusione delle informazioni è un ambito di attività che, come consuetudine, risulta piuttosto ricco ed articolato.

Innanzitutto, vanno richiamate le pubblicazioni della testata Obiettivo Lavoro che riguardano:

  • News, ovvero il settimanale di informazione sulle opportunità lavorative e formative che si rivolge alle persone in cerca di occupazione e che viene diffuso tramite sportelli informativi ed i servizi per l’impiego; la tiratura è pari a circa 1.000 copie settimanali.
  • I numeri monografici, che per il 1998 hanno riguardato l’orientamento scolastico e professionale e l’offerta formativa, vale a dire le iniziative formative che sarebbero state realizzate in corso d’anno; in questo caso, i destinatari sono eterogenei, poiché queste pubblicazioni riguardano sia gli utenti finali, ovvero le persone in cerca di occupazione e gli studenti, sia indirettamente associazioni, enti ed organismi interessati da tali attività.
  • Trend che riporta le attività di studio e analisi dell’Osservatorio del mercato del lavoro che, come già anticipato, per il 1998 hanno riguardato: la Nota congiunturale, Itinerari giovanili tra formazione e lavoro, Il lavoro dopo la maturità, il rapporto sul mercato del lavoro turistico; i destinatari sono, anche in questo caso, assai differenziati e come per i numeri monografici spaziano dagli utenti finali (studenti, disoccupati, lavoratori), ad associazioni di categoria, forze sociali, istituti di ricerca, osservatori regionali del mercato del lavoro, enti ed istituzioni.

Va poi sottolineato che, come ogni anno, sono state pubblicate due guide per l’orientamento scolastico:

  • una specifica per le scuole medie inferiori, prodotta in 1.500 copie e destinata ai giovani frequentanti il 3° anno delle scuole medie inferiori;
  • una relativa agli studenti del 4° e 5° anno della scuola media superiore, stampata in 3.000 copie.

Le attività di informazione si sono poi concretizzate anche attraverso iniziative di promozione dell’offerta formativa regionale, tramite la realizzazione di depliant ed altri materiali informativi, e la produzione di materiale di supporto per altri progetti ed interventi del Dipartimento (schede, modulistica, depliant, ecc.).

Una parte significativa delle iniziative di diffusione delle informazioni e di promozione dei servizi è spiegata dalla partecipazione e dal contributo organizzativo in diverse manifestazioni quali:

  • crescere per competere, curata dal Ministero del Lavoro e finalizzata a migliorare la comunicazione con i lavoratori sui temi inerenti l’orientamento e la formazione professionale;
  • orientaction, iniziativa di orientamento dell’Assessorato Istruzione e cultura e del Dipartimento politiche del lavoro rivolta agli studenti valdostani iscritti al 4° e 5° anno delle scuole medie superiori.

Nel complesso, l’insieme di queste attività ha previsto un impegno di spesa di 200.000.000 di lire.

5 – LE POLITICHE FORMATIVE

L’impegno del Dipartimento nell’ambito della formazione si sviluppa a diversi livelli.

In primo luogo, il Dipartimento ha il compito di predisporre il Piano annuale di formazione professionale. In questa prospettiva, un importante filone di attività riguarda il processo di valutazione dei diversi progetti di formazione professionale che, per il tramite degli Assessorati, vengono presentati all’Agenzia del lavoro.

Per la prima volta, nel 1998 è stato attivato un servizio di assistenza tecnica per la predisposizione di progetti formativi basato su di un servizio telefonico di prima informazione. Gli utenti, aziende, enti ed istituzioni pubbliche, che si sono rivolti a questo servizio sono stati circa 180.

Nell’ottica di migliorare il processo programmatorio ed il monitoraggio delle attività formative, nel corso del 1998 è stato inoltre sviluppato un software per l’archiviazione informatica dei progetti formativi. Si precisa che la realizzazione del progetto avviene per fasi successive, in parallelo al ciclo di sviluppo dei progetti formativi.

Un secondo asse di attività riguarda la promozione delle attività formative di iniziativa propria del Dipartimento. Nel corso del 1998 sono state complessivamente inserite in iniziative di formazione professionale circa 1.000 persone. Questo dato non tiene conto dei progetti di orientamento per adulti, dei corsi per neo-imprenditori e delle iniziative rivolte alle fasce marginali che vengono invece richiamati negli specifici punti.

Delle diverse attività realizzate, di cui buona parte in convenzione con il Consorzio Projet Formation, di seguito vengono richiamate le principali:

  • gli stages estivi, che hanno coinvolto 280 studenti del 4° anno degli istituti superiori, 100 insegnanti in qualità di tutors e 130 aziende: la spesa complessiva impegnata ammonta a circa 470.000.000 di lire, di cui 224.000.000 destinati alle borse di studio per gli allievi;
  • gli stages in Haute-Savoie, che hanno interessato 15 studenti del 4° anno degli istituti superiori e 15 aziende francesi, per una spesa complessiva di pari a circa 6.000.000 di lire;
  • il progetto transizione giovani al lavoro, che ha coinvolto circa 100 giovani drop-out o con bassa scolarità, per una durata complessiva di oltre 1.000 ore di formazione, di cui 270 ore di orientamento e 760 ore di pre-professionalizzazione; il costo medio per allievo è stato pari a circa 10.000.000 di lire;
  • le attività di formazione continua per occupati del settore privato, che hanno interessato circa 45 persone e che si sono sostanziate in un corso Cad e che hanno richiesto un impegno di spesa di circa 100.000.000 di lire;
  • le attività di qualificazione, tra cui si segnalano i corsi di formazione per il settore elettrico e meccanico che coinvolgono circa 60 giovani ed hanno richiesto un impegno di spesa di circa 600.000.000 di lire;
  • le iniziative finalizzate all’acquisizione delle competenze di base rivolte a persone in cerca di occupazione, tra cui si ricordano i corsi di informatica di base, i corsi di dattilografia e di elaborazione dei testi; si tratta di attività che hanno coinvolto circa 270 persone e che hanno richiesto un impegno finanziario mediamente di circa 3.000.000 di lire per allievo;
  • le azioni formative di secondo e terzo livello, tra cui si segnalano i corsi Cad, un corso di aggiornamento per operatori dei cantieri ed un corso per la gestione processi integrati: gli utenti di queste iniziative sono stati circa 75, per un costo complessivo di circa 380.000.000 di lire;
  • l’erogazione di borse di studio finalizzate alla partecipazione ad attività formative specialistiche oppure a tirocini; nel 1998 sono state approvate 6 borse di studio, per una spesa complessiva di circa 50.000.000 di lire.

Un terzo ambito di intervento riguarda un insieme di attività eterogenee che spaziano dal monitoraggio dei programmi operativi multiregionali, all’assistenza tecnica dei programmi di intervento comunitario, quali Adapt ed Occupazione, alle iniziative di accertamento delle qualifiche.

Infine, va ricordata l’attenzione posta alle iniziative innovative nell’ambito della formazione professionale, con la partecipazione a gruppi di lavoro nazionali ed interregionali che hanno affrontato diversi temi, tra cui è opportuno segnalare la metodologia per la definizione delle unità formative capitalizzabili.

6 – IL SOSTEGNO ALLA NEO-IMPRENDITORIALITÀ

Le attività di sostegno ai neo-imprenditori si sostanziano in diverse iniziative. Un primo intervento è costituito dallo sportello Punto neo impresa, la cui attività consiste nell’accogliere l’idea imprenditoriale, nel fornire informazioni al potenziale neo-imprenditore e nel verificare, attraverso colloqui successivi, la fattibilità dell’idea imprenditoriale. Nel corso del 1998 hanno fruito dei servizi del Punto neo impresa 300 utenti.

Un secondo filone di attività riguarda la formazione dei neo-imprenditori. In questo ambito vengono realizzati dei corsi di base per la creazione di impresa, articolati in due moduli di 40 ore ciascuno, che si prefiggono di offrire una base conoscitiva comune delle problematiche connesse alla gestione dell’impresa. Nell’anno in corso sono stati realizzati 7 corsi che hanno coinvolto 94 persone.

Ai corsi di base si affiancano anche le iniziative di formazione individualizzata finalizzate a trasferire le conoscenze acquisite in aula nel piano di impresa.

Un terzo filone di attività riguarda la valutazione dei progetti che viene realizzata attraverso uno specifico Nucleo di valutazione. Nel corso del 1998 i dati relativi a questa attività possono essere così sintetizzati:

  • progetti imprenditoriali depositati 54
  • progetti presentati al Nucleo di valutazione46
  • progetti approvati29
  • progetti respinti3
  • progetti in fase di valutazione14

Le nuove imprese avviate in corso d’anno sono 29; in quasi tre quarti dei casi si tratta di imprese artigiane.

I soggetti che hanno beneficiato degli interventi previsti dal Piano sono invece 33, prevalentemente maschi (85%), di età inferiore ai 40 anni (91%) e nella quasi totalità dei casi si trattava di persone in cerca di occupazione.

Complessivamente la spesa impegnata per questi lavoratori è stata pari a 295.000.000 di lire.

Infine, un ultimo ambito di intervento riguarda il tutoraggio dell’impresa, ovvero il supporto formativo nella fase di start-up dell’azienda. Attualmente le imprese che beneficiano del tutoraggio sono 50.

7 – IL SOSTEGNO ALLE FASCE DEBOLI

L’anno in corso, grazie anche alla favorevole fase congiunturale avviatasi già nel 1997, ha visto un notevole incremento delle assunzioni di soggetti deboli, il cui numero è aumentato di oltre una volta e mezzo rispetto all’anno precedente.

Nel corso del 1998 sono state complessivamente favorite 71 assunzioni di soggetti deboli, vale a dire di soggetti rientranti nelle seguenti categorie: persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi e di età superiore ai 32 anni, persone in cassa integrazione straordinaria da almeno 12 mesi e di età superiore ai 40 anni, persone inserite nelle liste di mobilità di età superiore ai 40 anni.

Nella maggior parte dei casi si è trattato di donne (66,2%), di persone con età superiore ai 40 anni (69%) e di disoccupati di lunga durata (77,5%).

Circa il 67% dei posti di lavoro ha riguardato il settore terziario, di cui il 17% le attività turistico-commerciali. Anche il settore industriale ha fornito un contributo significativo, in quanto circa il 24% di questi lavoratori è stato occupato da imprese manifatturiere. La quota restante si è invece collocata nel settore delle costruzioni (8,5%).

Complessivamente l’impegno di spesa dell’amministrazione regionale è stato pari a circa 1.200.000.000 di lire, per un costo medio per posto di lavoro pari a circa 17.000.000.

8 – IL SERVIZIO PER L’INTEGRAZIONE LAVORATIVA ED IL SOSTEGNO ALLE FASCE MARGINALI

Gli interventi realizzati in favore delle fasce marginali sono numerosi ed eterogenei per utenza e caratteristiche dell’attività svolta.

Nel complesso le iniziative formative realizzate nel corso del 1998 hanno interessato 112 persone e le ore di formazione sono state circa 2.000. L’impegno di spesa per queste attività è stato pari a circa 570.000.000 di lire. I soggetti interessati dalle iniziative formative sono stati: adulti in situazione di svantaggio sociale, giovani disabili intellettivi, detenuti, operai e capi squadra addetti alla realizzazione di lavori di pubblica utilità.

Inoltre, sono state avviate ulteriori attività formative, ma il loro termine si avrà solo nel 1999. Questi interventi interessano una trentina di persone, più precisamente adulti in situazione di svantaggio sociale e detenuti, e la loro durata complessiva è prevista in circa 1.700 ore, a fronte di un impegno di spesa di 320.000.000 di lire.

Oltre alle iniziative formative, in corso d’anno sono stati anche attivati:

  • 8 tirocinii di pre-assunzione per soggetti disabili e svantaggiati, per un totale di circa 1.900 ore (attualmente in corso);
  • 4 tirocinii per soggetti disabili e svantaggiati, ora occupati, per circa 1.200 ore;
  • 3 borse-lavoro in favore di persone con disabilità di tipo intellettivo.

In aggiunta alle attività svolte dal servizio per l’integrazione lavorativa richiamate precedentemente, va evidenziato che nel corso del 1998 le attività di sostegno alle fasce marginali (invalidi, portatori di handicap fisici e psichici, ex-tossicodipendenti, emarginati sociali, ecc.) hanno determinato 34 nuove assunzioni.

Anche in questo caso, il numero di occupati è in crescita (+36%) rispetto all’anno precedente.

Tra gli assunti vi è una prevalenza della componente maschile (76,5%) e dei soggetti di età inferiore ai 33 anni (50%). Relativamente al settore economico, la maggior parte di queste occupazioni sono state effettuate da aziende industriali, sia manifatturiere (26,5%), sia delle costruzioni (26,5%), mentre il 41% ha riguardato attività del terziario ed il 6% l’agricoltura.

Nel complesso l’impegno di spesa dell’Amministrazione regionale è stato pari a circa 740.000.000 di lire, per un costo medio per posto di lavoro pari a circa 28.000.000.

9 – I LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ

Anche l’attività relativa ai lavori di pubblica utilità è notevolmente cresciuta tra il 1997 ed il 1998. Infatti, il numero di soggetti è quasi raddoppiato, passando dalle 57 unità del 1997 alle 93 del 1998; mentre i comuni e gli altri enti proponenti sono passati da 24 a 27. Complessivamente i progetti approvati nel 1998 sono stati 93.

I soggetti coinvolti in queste attività sono stati prevalentemente maschi (73%) e nel 43% dei casi si trattava di disoccupati di lungo periodo con più di 32 anni. Va tuttavia notato che, delle persone interessate da queste attività, una quota importante era spiegata dai lavoratori posti in lista di mobilità (31,2%) e da soggetti con invalidità civile riconosciuta oppure oggetto di emarginazione sociale.

Le caratteristiche di questo intervento si indirizzano prevalentemente verso gli adulti: infatti, circa il 62% dei lavoratori ha più di 40 anni ed il 21% ha un’età superiore ai 50 anni.

Infine, va rilevato che i soggetti coinvolti nelle attività di pubblica utilità provengono da 33 diversi comuni regionali, con maggiori concentrazioni per Aosta (14%), Quart (9,7%), Morgex (7,5%), Saint-Pierre (5,4%), Châtillon (4,3%) e Pont-Saint-Martin (4,3%).

Questo intervento ha richiesto all’Amministrazione regionale un impegno finanziario di 2.700.000.000 di lire.

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