La ricerca

La creazione nel 1985 del laboratorio miele presso quello che oggi è il Servizio per lo Sviluppo delle Produzioni Agro-alimentari, permise di iniziare una azione di valorizzazione delle nostre produzioni. Grazie ai lavori iniziati con l'Università di Agraria di Torino - Istituto di Entomologia ed Apicoltura per la caratterizzazione dei mieli valdostani nella valle del Gran San Bernardo (tesista G. Diemoz ) e nella valle di Gressoney (tesista C. Adamo) e poi proseguiti nelle Valli di Rhêmes e Valsavarenche (C. Adamo) è stato possibile svolgere tutta una serie di controlli che ci hanno autorizzato a caratterizzare i nostri mieli ripartendoli in tre tipologie : Miele della Valle d'Aosta di Rododendro, Miele della Valle d'Aosta di Castagno e Miele della Valle d'Aosta Millefiori.
Le analisi successive svolte dal laboratorio dell'Assessorato Agricoltura hanno permesso di confermare e stabilizzare nel tempo questa ripartizione che, ripresa poi da tutti gli operatori del settore sia a livello informativo che promozionale, ha permesso si avviare una corretta valorizzazione del nostro prodotto peraltro non ancora sufficientemente accolta dai produttori sotto l'aspetto delle opportunità commerciali e quindi, molto banalmente, del reddito.
Si tratta quindi di tre tipologie di miele di nettare molto ricercate sul mercato che potrebbero spuntare elevati prezzi.
In certe annate è possibile poi osservare la presenza di mieli misti specie accompagnati al castagno dove le presenze di indicatori di melata dichiarano l'origine non esclusivamente floreale del miele. In altri casi il miele misto può avere origine da mieli prodotti a quote più elevate in presenza di boschi di abete pur non dando mai origine a mieli puri di melata dove invece gli elementi di melata (conidi, ife, ecc…) sono predominanti rispetto ai pollini e quindi al nettare raccolto sui fiori.

 



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