Cosa fare in caso di fulmini

Cosa devo fare per evitare di espormi involontariamente al rischio fulmini

fulmini 1

  • in casa ci si trova al sicuro, ma è meglio staccare televisione ed elettrodomestici, evitare di fare la doccia, non utilizzare apparecchiature telefoniche fisse ed evitare il contatto con oggetti metallici collegati all’esterno (es. rubinetti, radiatori, impianto elettrico);
  • se ci si trova in auto restare all’interno della vettura senza toccarne le parti metalliche e tenere i finestrini chiusi;
  • evitare di stare in luoghi aperti e cercare di non essere l’unico soggetto verticale in un ampio spazio vuoto;
  • tenersi il più possibile lontani da alberi isolati, tralicci e oggetti o strutture puntute, specie se metalliche (es. macchinari in generale, antenne e ombrelloni);
  • non sostare sotto tettoie o balconi;
  • non entrare in contatto con specchi d’acqua (piscine, laghi o fiumi), ed evitare di stare vicino a dove può scorrere l’acqua;
  • i capelli che si sollevano, crepitii, fiammelle azzurre (fuochi di S. Elmo) sui comignoli e sugli angoli dei tetti: sono segnali che un fulmine potrebbe scaricarsi a breve su quella zona. 

In caso di pericolo di fulmini in montagna

fulmini 2

  • informarsi sempre presso gli uffici guide in merito alle condizioni degli itinerari ed alle previsioni meteo, se non lo si è già fatto da casa;
  • se si notano delle nubi a sviluppo verticale già al mattino, allora è probabile che nel corso della giornata si sviluppino dei temporali; più elevate sono la foschia e la sensazione di afa nelle valli, più tale probabilità aumenta ulteriormente;
  • per prevedere lo spostamento di temporali già in atto, osservare verso quale direzione punta la parte più alta del cumulonembo (incudine);
  • di notte il bagliore dei fulmini si può scorgere a decine di chilometri di distanza, mentre se si sente il tuono il temporale si trova a pochi chilometri da noi: un ritardo di circa 10 secondi fra il lampo e il tuono significa che siamo distanti circa 3 chilometri dal temporale;
  • ricordarsi che la vita media di un temporale è di circa 1 h, e che la fase più intensa difficilmente supera la mezz’ora: di conseguenza, cercare un riparo alle prime avvisaglie di temporale (per esempio all’interno delle grotte, non all’imbocco) ed attendere che i fenomeni si attenuino;
  • in ogni caso, allontanarsi rapidamente dalle cime e dalle creste; fare attenzione alle corde e ai cavi delle vie ferrate, specie se bagnati; non rimanere sotto rocce o alberi isolati; nei boschi stare lontani dai tronchi degli alberi più alti e dai rami bassi;
  • evitare i canaloni, i colatoi ed i camini rocciosi: seguendo l’umidità e le correnti d’aria, il fulmine si insinua in questi varchi;
  • non dare la mano ai compagni di escursione e stare distanziati una decina di metri;
  • non stare nelle vicinanze dei torrenti: si ingrossano rapidamente e possono diventare pericolosi, soprattutto per chi fa “torrentismo” o pesca;
  • non accendere fuochi: il calore svolge una forte funzione catalizzatrice;
  • isolarsi al massimo dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione: zaino, sacco a pelo, corda (se asciutti); liberarsi da qualsiasi oggetto metallico (piccozze, ramponi, sci, moschettoni, chiodi) ponendolo ad una certa distanza;
  • un fulmine può essere pericoloso non solo se ci colpisce direttamente, ma anche a causa della cosiddetta “corrente di passo”: la corrente del fulmine rimane sulla superficie del terreno e diminuisce di intensità allontanandosi dal punto di caduta, di conseguenza è importante toccare il terreno in un solo punto, ad esempio saltellando o stando accucciati coi piedi uniti (la differenza di potenziale tra il suolo sotto un piede e l’altro può essere pericolosa); evitare di sdraiarsi o di appoggiarsi alla roccia;
  • la corrente sviluppata anche da un fulmine molto piccolo può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco, bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa. I fulmini di potenza elevata generalmente provocano la morte. Le persone colpite da fulmine non sono cariche elettricamente e dunque non si rischia nulla a prestare loro soccorso. L’80% delle persone vittime di fulminazione sopravvive: respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco possono salvare la vita!
 

Protezione Civile



Torna su