Francia: strage Chevaline, 'motociclista non è coinvolto'

Abbandonata una delle piste più concrete. Si infittisce mistero
13:16 - 06/03/2015 


(ANSA) - PARIGI, 6 MAR - Il motociclista visto a prossimità della scena del delitto di Chevaline, nell'Alta Savoia francese, è stato interrogato il mese scorso dagli inquirenti, ma passava lì per caso e "non è coinvolto" nel quadruplice omicidio. "Una delle piste principali di questa inchiesta tentacolare sfocia su un'impasse", osserva oggi France Info, che ha rivelato la notizia.

Secondo le conclusioni dei giudici di Annecy, Michel Mollin e Christine de Curraize, l'uomo incrociato a bordo della sua moto da due guardie forestali il 5 settembre 2012, in prossimità del luogo del delitto e più o meno alla stessa ora, non ha "alcun legame" con la strage e "passava di lì per caso". Per gli inquirenti resta comunque un "testimone privilegiato".

Il 5 settembre 2012, Said al Hilli, 50 anni, sua moglie Iqbal, 47, entrambi britannici di origini irachene, e la madre di quest'ultima, Suhaila al-Allaf, 74 anni, di nazionalità svedese, furono trovati uccisi da diversi colpi d'arma da fuoco nella testa in un bosco di Chevaline, dov'erano in vacanza, vicino ad Annecy. Nella strage ha perso la vita anche un passante, il ciclista francese Sylvain Mollier. Le figlie piccole della coppia invece sopravvissero miracolosamente alla carneficina. La pista del motociclista era una delle più accreditate. Ma ora che è crollata anche quella il mistero si infittisce. (ANSA)


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