World Cities Day: Italia, tempi maturi per Diritto a Citta'

Forum all'Onu. Ban Ki moon, futuro del mondo e' futuro urbano
17:26 - 31/10/2014 


(ANSA) - NEW YORK, 31 OTT - I tempi sono maturi per l'adozione da parte delle Nazioni Unite di un "Diritto alla Citta'". Inaugurando all'Onu un seminario in occasione del primo World Cities Day, il Rappresentante permanente italiano Sebastiano Cardi ha osservato che "l'integrazione sociale deve essere al centro del dibattito sull'urbanizzazione". Per prima cosa, secondo Cardi, "occorre ridisegnare le nostre citta' per una societa' in trasformazione. I grandi progetti urbani devono essere basati sulla coesistenza pacifica di popoli e culture".

Nel 2008, per la prima volta nella storia, oltre meta' della popolazione mondiale viveva in aree urbane: un numero costantemente in ascesa che dovrebbe raggiungere i quasi cinque miliardi nel 2030 e 6,3 miliardi entro la meta' del secolo. Al forum all'Onu, organizzato dalle Rappresentenze Permanenti di Italia e Cina, Un-Habitat e l'Alleanza per le Civilta', ha mandato un messaggio il segretario generale Ban Ki moon: "Il futuro del mondo e' un futuro urbano ed e' cruciale che le citta' siano vivibili", ha detto il capo delle Nazioni Unite invitando gli Stati membri a puntare su iniziative che riducano l'effetto serra, migliorino l'accesso all'acqua e alle strutture idrico-sanitarie e alle vie di comunicazione sicure per tutti. Sono intervenuti nel dibattito, tra gli altri, Vincenzo Scotti, ex ministro dell'Interno e presidente di Link Campus University, Massimo Lapucci, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Giovanna dell'Orto dell'Università del Minnesota e il nunzio apostolico all'Onu Bernardito Auza.

Per Cardi le sfide poste da un'urbanizzazione che sempre più include persone con provenienze diverse aumentano quando concentrate in aree geografiche particolarmente ristrette. "La globalizzazione e' un fenomeno relativamente nuovo e le autorita' locali e nazionali dovrebbero essere formate ad affrontare la gestione delle diversita' per il bene dell'inclusione". Ma soprattutto "occorre aumentare gli sforzi per porre la questione dell'integrazione al centro del dibattito sul futuro delle citta'". Secondo l'Italia sono maturi i tempi per cominciare a parlare di un "Diritto alla Citta'": l'agenda per lo sviluppo post 2015 potrebbe essere uno strumento importante per l'obiettivo di una urbanizzazione centrata sui popoli.


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