Europa-Regioni: mappature satelliti contro rischio frane

Ricerca Lampre è cofinanziata da settimo programma quadro
11:13 - 19/04/2014 


(ANSA) - BRUXELLES, 17 APR - Usare in maniera più rapida ed efficiente i satelliti radar per monitorare il territorio e poter prevedere le aree soggette a frane: si può sintetizzare così l'obiettivo del progetto di ricerca europeo Lampre. Il progetto è guidato dal Cnr e vede in campo il dipartimento di scienze della terra dell'Università di Firenze, che fu il primo ad elaborare una mappa dei dissesti con l'Agenzia spaziale europea nel 2003, su tutto il bacino dell'Arno.

Lampre, partito a marzo del 2013 e che include partner inglesi, spagnoli, olandesi, svizzeri e lituani, costa circa due milioni e mezzo di euro, di cui quasi due arrivano dai fondi europei del settimo programma quadro della ricerca (www.lampre-project.eu).

"I satelliti radar acquisiscono immagini dal 1992 e permettono di ottenere misure di spostamento del suolo ad altissima precisione" spiega Sandro Moretti, docente di geomorfologia applicata dell'Università di Firenze. "Sapendo come il terreno si è mosso in passato - aggiunge Moretti - noi geologi possiamo perimetrare le aree a rischio, identificando anche i motivi del dissesto".

"Queste aree, che non sono sicure, vanno perimetrate e recepite dagli strumenti urbanistici" afferma Nicola Casagli, docente di geologia applicata all'ateneo fiorentino, che sottolinea come "prima le perimetrazioni erano molto onerose, con studi geologici locali, perforazioni, contenziosi, mentre ora si fanno rapidamente con i satelliti, che forniscono dati oggettivi e robusti".

Come riscontrato di recente dopo un crollo delle mura a Volterra. "Abbiamo visto - racconta Casagli - tanti movimenti intorno a Volterra, un paese circondato da frane, ma sono anche emersi lievi movimenti nel centro storico. Per questo su queste aree saranno fatti sopralluoghi di controllo". (ANSA)


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