Europa-Regioni: nuove regole ingaggio per operazioni Frontex

Introdotte norme chiare e vincolanti per tutte fasi emergenza
11:10 - 19/04/2014 


(ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - Il nuovo regolamento per le operazioni coordinate dall'agenzia Ue Frontex introduce norme chiare e vincolanti su individuazione, ricerca e salvataggio, e sbarco, dei migranti. Rientra nelle azioni indicate dalla Task force Ue per il Mediterraneo, istituita all'indomani della tragedia dei migranti al largo delle coste di Lampedusa.

Il regolamento, già informalmente concordato dai negoziatori di Parlamento e Consiglio, e approvato oggi dall'Europarlamento, dovrebbe entrare in vigore prima dell'estate, dopo un ultimo passaggio per l'adozione formale al consiglio dei ministri Ue.

Durante l'elaborazione tecnica del documento i Paesi dell'Europa meridionale, lo avevano bloccato. Italia, Cipro, Francia, Grecia, Malta e Spagna avevano chiesto di restare nel tracciato delle "convenzioni internazionali", e non introdurre elementi di "rigidità". In particolare, in merito agli articoli 9 e 10, su salvataggi e sbarchi. Dopo vari negoziati è stata trovata una mediazione ed una maggioranza qualificata che hanno fatto procedere l'iter. Ecco le principali novità introdotte:

NORME OBBLIGATORIE PER RICERCA E SALVATAGGIO: il nuovo regolamento definisce le "fasi di emergenza" per le operazioni di ricerca e salvataggio e impone ai partecipanti alle operazioni Frontex l'impegno di salvare le vite umane. Le indicazioni vincolanti contribuiranno a dissipare la confusione creata, in passato, da diverse interpretazioni del diritto, in particolare sul "primo porto sicuro" per lo sbarco.

IDENTIFICAZIONE DEI MIGRANTI INTERCETTATI: il "piano operativo" prevede procedure per garantire che i migranti siano identificati e ricevano un'assistenza adeguata. Eventuali misure coercitive potranno essere adottate solo dopo l'identificazione.

DIRITTI FONDAMENTALI E PRINCIPIO DI NON RESPINGIMENTO: Le regole per garantire il rispetto del principio di "non respingimento" sono state inasprite. Le persone non possono essere rimpatriate in Paesi ove sussiste il rischio di persecuzioni, torture o altri danni gravi.

NO ALLA PUNIZIONE DI SOCCORRITORI: Il comandante e l'equipaggio che prestano soccorso non saranno passibili di sanzioni penali per il solo motivo di aver aiutato persone in pericolo in mare e averle portate in un luogo sicuro. (ANSA).


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